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Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-07-08 ad oggi 2010-07-08 Sintesi (Più sotto trovate gli articoli)

Dal Sito Internet Altervista

MEDJUGORIE

http://medjugorje.altervista.org/

I Messaggi, i Veggenti, i Padri, la Chiesa, il Libro di Padre Livio,

le Testimonianze, gli Altri Luoghi delle Altre Apparizioni clicca qui sopra.

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Dalessandro Giacomo

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Internet, l'informatore, ll Giornalista, la stampa, la TV, la Radio, devono innanzi tutto informare correttamente sul Pensiero dell'Intervistato, Avvenimento, Fatto, pena la decadenza dal Diritto e Libertà di Testimoniare.. Poi si deve esprimere separatamente e distintamente il proprio personale giudizio..Il Mio Pensiero (Vedi il "Libro dei Miei Pensieri"html PDF ):

Dal Sito Internet di WIKIPEDIA, l'enciclopedia libera: Međugorje

http://it.wikipedia.org/wiki/Me%C4%91ugorje

Međugorje (Bosnia Erzegovina) Coordinate: 43°11′41″N 17°40′48″E / 43.19472, 17.68

Stato: bandiera Bosnia-Erzegovina Entità: Federazione di Bosnia-Erzegovina Cantone o regione: Cantone dell'Erzegovina-Narenta Comune : Čitluk

Coordinate: 43°11′41″N 17°40′48″E / 43.194722, 17.68Coordinate: 43°11′41″N 17°40′48″E / 43.194722, 17.68

Abitanti : 2.500 (2009) CAP: 88266 Prefisso tel: +387 36

Međugorje (pronuncia croata e bosniaca, scritto anche Medjugorje, č un piccola località del comune di Čitluk, oggi parte del cantone dell'Erzegovina-Narenta, della Federazione di Bosnia-Erzegovina, in Bosnia-Erzegovina.

Il paese è la frazione principale di una parrocchia formata da cinque villaggi: Međugorje, Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci, con popolazione a maggioranza croata e cattolica, ed č situato alla base di due colline, il Križevac e il Podbrdo (il nome Međugorje significa proprio "fra i monti").

Le apparizioni mariane [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Madonna di Međugorje.

Tale località è diventata celebre nel mondo perché, dal 24 giugno 1981, Vicka Ivanković, Mirijana Dragičević, Marija Pavlović, Ivan Dragičević, Ivanka Ivanković e Jakov Čolo (che allora avevano tra 10 e 16 anni, oggi sono tutti adulti, padri e madri di famiglia) affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria, che si presenterebbe con il titolo di "Regina della Pace" (Kraljica Mira). Per questo motivo Međugorje č divenuta meta di numerosi pellegrinaggi.

Dal Sito Internet Altervista

http://medjugorje.altervista.org/

Messaggio del 22 agosto 1988:

Figli cari! Anche stasera vostra madre vi invita a pregare per i giovani di tutto il mondo. Pregate, figli miei! La preghiera è necessaria ai giovani di oggi. Vivete e portate i miei messaggi agli altri, in modo particolare cercate i giovani. Voglio inoltre raccomandare a tutti i miei sacerdoti di formare e organizzare dei gruppi di preghiera soprattutto tra i giovani, per raccoglierli, dare loro consigli e guidarli sulla strada del bene.

 

Messaggio del 2 luglio 2010 ( Mirjana )

2010-07-02 mirjana

Cari figli, la mia chiamata materna che oggi vi rivolgo è una chiamata di verità e di vita. Mio Figlio, che è la vita, vi ama e vi conosce nella verità. Per conoscere e amare voi stessi dovete conoscere mio Figlio, mentre per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio. Perciò, figli miei, pregate, pregate per comprendere e abbandonarvi con spirito libero, per trasformarvi completamente ed avere in questo modo il Regno dei Cieli nel vostro cuore sulla terra. Vi ringrazio.

I Veggenti di Medjugorje

Mirjana Dragicevic Soldo è nata il 18 marzo 1965 a Sarajevo da Jonico radiologo in un ospedale, e da Milena, operaia. Ha un fratello minore , Miroslav. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 25 dicembre 1982, quando la Madonna le ha comunicato il decimo dei segreti che riguarderebbero il futuro dell’umanità. Durante l’ultima apparizione quotidiana la Madonna le ha promesso che le sarebbe apparsa per tutta la vita una volta all’anno, nel giorno del suo compleanno, il 18 marzo.

È così dal 1983. Ma dal 2 agosto 1987 Mirjana vede la Madonna e prega con Lei per i non credenti ogni 2 del mese. E, dal 2 gennaio 1997, tale esperienza non è più esclusivamente privata: Mirjiana conosce l’ora in cui la Madonna viene, dalle 10 alle 11, e tale incontro di preghiera è aperto anche ai fedeli. Sposata dal 16 settembre 1989 con Marco Soldo, nipote di padre Slavko, ha avuto due figlie: Marija, nata l dicembre 1990, e Veronika, il 19 aprile 1994. Attualmente fa la mamma a tempo pieno, mentre il marito tiene rapporti di intermediazione tra aziende croate e società estere. Abitano a Medjugorje.

Ivanka Ivankovic-Elez è nata il 21 giugno 1966 a Bijakovici. Ha avuto le apparizioni quotidiane dal 24 giugno 1981 al 7 maggio 1985. Quel giorno, affidandole il decimo e ultimo segreto, la Madonna le disse che avrebbe avuto le apparizioni una volta all’anno, ed esattamente il giorno dell’anniversario delle stesse, il 25 giugno. Così avviene. Ivanka vive nella parrocchia di Medjugorje, è sposata con Raiko Elez dal 1986 e ha tre figli, Kristina, Josip e Ivan. All’inizio delle apparizioni, tutti la ricordano come una ragazza alta, molto bella, capelli lunghi, viso dolcissimo, matura. Nell’aprile 1981 ha perduto la mamma. Il padre, dopo quindici anni di lavoro in Germania, è tornato a casa. Ha un fratello, Martin, e una sorella, Daria.

Marija Pavlovic Lunetti è nata il 10 aprile 1965 a Bijakovici. I suoi genitori, Filippo e Iva, sono agricoltori. Ha tre fratelli, Pero, Andrija e Ante — che andranno tutti operai in Germania — e due sorelle, una maggiore, Ruzica, e una minore, Milka. Quest’ultima è stata veggente per un giorno il 24 giugno 1981; Marija vide la Madonna la prima volta il 25 giugno 1981. Ha ancora le apparizioni quotidiane. Tramite lei, ogni 25 del mese, la Madonna dà il suo messaggio mensile al mondo. Finora le sono stati affidati nove segreti.

Marija vive in Italia, a Monza, in provincia di Milano, è sposata Con Paolo Lunetti e ha tre figli. Ha un carattere peculiare: traspare subito l’umiltà, l’obbedienza verso il piano di Dio, che poi si sposano con una forte convinzione interiore, con una costanza integerrima.

 

Vicka (Vida) Ivankovic è nata il 3 settembre 1964 a Bijakovici da Zlata e da Pero, allora operaio in Germania. La famiglia coltivava anche campi. Quinta di otto figli, ha una sorella farmacista e una impiegata. a visto la Madonna per la prima volta il 24 giugno 1981. Le apparizioni quotidiane per lei non sono ancora cessate. Fino a oggi la Madonna le ha affidato nove segreti. Vicka vive con i genitori in una nuova casa della parrocchia di Medjugorje.

Ivan Dragicevic è Nato il 25 maggio 1965, è il maggiore dei tre figli di Stanko e di Slata, contadini. È sempre apparso calmo, taciturno, introverso ma ha imparato a superare la propria timidezza, con lunghe interviste e tenendo incontri pubblici in tutto il mondo.

La Madonna gli appare tuttora quotidianamente, e gli ha affidato nove segreti. Vive diversi mesi a Medjugorje, passando i rimanenti a Boston, la città di sua moglie, Laureen Murphy, che ha sposato il 23 ottobre 1994 e che gli ha dato tre figli.

Quando non è a Medjugorje con la sua famiglia, sua madre e i suoi fratelli usano la sua casa per ospitare i pellegrini. Dall’affitto di alcuni appartamenti ricava la sua principale forma di sostentamento, essendo impegnato a tempo pieno nella testimonianza e nell’apostolato.

Jakov Colo è nato il 6 marzo 1971. Figlio unico di Ante, che lavorava a Sarajevo, e di Jaca, è rimasto orfano di entrambi in tenera età, ed è stato allevato dai genitori di Marija, suoi zii. Arguto, vivacissimo da piccolo, più calmo ora che è grande. L’11 aprile 1993, ventiduenne, ha Sposato l’italiana Annalisa Barozzi nel giorno di Pasqua. Oggi hanno tre figli, di cui la più grande è Arianna Maria, nata nel gennaio del 1995. Da1 12 settembre 1998 non ha più l’apparizione quotidiana, avendogli la Madonna rivelato l’ultimo segreto.

Vede comunque la Signora ogni anno, nel giorno di Natale, quando Lei porta Gesù Bambino in braccio. Lavora nella parrocchia di Medjugorje, all’ufficio del registro, trascorre la maggior parte delle sue vacanze in Italia, per compiacere sua moglie.

Messaggi sui 10 segreti

Messaggio del 14 aprile 1982

Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si e' presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!: Questo secolo in cui vivete e' sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verra' distrutto. Gia ora egli comincia a perdere il suo potere e percio' e' diventato ancora più' aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!

Messaggio del 23 dicembre 1982

Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifestera' Ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosita'. Questo, prima del segno visibile, e' un tempo di grazia per i credenti. Percio' convertitevi e approfondite la vostra fede! Quando verra' il segno visibile, per molti sara' gia' troppo tardi.

Messaggio del 7 maggio 1985

"Cara figlia mia (Ivanka), oggi è il nostro ultimo incontro. Non essere triste, perché io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari, tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla. Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio e io avevamo. Sii felice, perché io sono tua Madre, che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata di mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di’ ai tuoi amici che mio Figlio e io saremo sempre con loro quando ci cercheranno e invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei segreti non rivelarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu e i tuoi fratelli avete ricevuto non l’ha ricevuta nessuno fino a ora in terra".

Messaggio del 28 gennaio 1987

Miei cari figli! Sono venuta da voi per condurvi alla purezza dell’anima e, quindi, verso Dio. Ma come mi avete accolto? All’inizio senza credere, con paura e sfiducia verso i ragazzi che ho scelto. Poi una maggioranza di voi mi ha accolto nel suo cuore e ha incominciato a mettere in pratica le mie richieste materne. Ma purtroppo questo non è durato a lungo. In qualunque luogo io vada, e con me mio Figlio, là mi raggiunge anche Satana. Voi avete permesso, senza accorgervene, che prendesse il sopravvento in voi, che vi dominasse. Alcune volte capite che qualche vostro gesto non è permesso da Dio, ma rapidamente soffocate questo sentimento. Non cedete, figli miei! Asciugate dal mio volto le lacrime che verso osservando quello che fate. Guardatevi intorno! Trovate il tempo per accostarvi a Dio in chiesa. Venite nella casa del Padre vostro. Trovate il tempo per riunirvi in famiglia e supplicare grazia da Dio. Ricordatevi dei vostri morti, date loro gioia con la celebrazione della Messa. Non guardate con disprezzo il povero che vi supplica per una crosta di pane. Non cacciatelo dalla vostra mensa piena. Aiutatelo, ed anche Dio aiuterà voi. Forse la benedizione che il povero vi dà come ringraziamento, si realizza, forse Dio lo ascolta. Voi, figli miei, avete dimenticato tutto questo. E in ciò ha contribuito anche Satana. Non cedete! Pregate con me! Non ingannatevi pensando: "Io sono buono, ma il fratello che mi sta accanto non vale nulla". Non sareste nel giusto. Io, come vostra madre, vi amo e perciò vi ammonisco. Qui ci sono dei segreti, figli miei! Non si sa di che si tratta, ma quando lo si verrà a sapere, sarà tardi! Ritornate alla preghiera! Nulla è più importante di essa. Vorrei che il Signore mi permettesse di chiarirvi almeno in parte i segreti; ma sono già troppe le grazie che vi offre. Pensate a quanto voi offrite a Lui. Quando avete rinunciato l’ultima volta a qualche cosa per il Signore? Non voglio rimproverarvi ulteriormente. Desidero invece invitarvi ancora una volta alla preghiera, al digiuno, alla penitenza. Se col digiuno desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno sappia che digiunate. Se con un dono ad un povero, desiderate ottenere una grazia da Dio, che nessuno lo sappia all’infuori di voi e del Signore. Ascoltatemi, figli miei e riflettete in preghiera su questi miei richiami!

Messaggio del 25 agosto 1991

Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera, adesso come mai prima, quando il mio piano ha cominciato a realizzarsi. Satana è forte e desidera bloccare i progetti della pace e della gioia e farvi pensare che mio Figlio non sia forte nelle sue decisioni. Perciò vi invito, cari figli, a pregare e digiunare ancora più fortemente. Vi invito alla rinuncia durante nove giorni, affinché con il vostro aiuto sia realizzato tutto quello che voglio realizzare attraverso i segreti che ho iniziato a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Desidero salvare tutte le anime e presentarle a Dio. Perciò preghiamo affinché tutto quello che ho cominciato sia realizzato completamente. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Un articolo di Antonio Socci pubblicato da Il Giornale del 24 dicembre

I segreti delle apparizioni di Medjugorje

Esattamente dieci anni fa, il 25 dicembre 1991, crollava l'Unione Sovietica e con essa veniva spazzato via dall'Europa quell'esperimento comunista che aveva insanguinato il continente per 70 anni. Il crollo di un impero avveniva senza colpo ferire. Che un così inedito prodigio sia accaduto il giorno di Natale e addirittura la liquidazione dell'Impero sia stata decisa in una riunione che si svolse l'8 dicembre non dice nulla allo storico laico, ma non è casuale per chi guarda la storia umana con occhi cristiani. L'8 dicembre è infatti per i cattolici la festa dell'Immacolata Concezione e nei messaggi di Fatima ­ le cui apparizioni sono concomitanti con la rivoluzione d'ottobre ­ la Madonna chiedeva proprio la consacrazione della Russia al suo cuore immacolato per ottenerne la conversione e annunciava ­ dopo molte tribolazioni ­ la vittoria del suo cuore immacolato. In quei messaggi era stato profetizzato anche l'immane macello del XX secolo, il secolo del più grande martirio cristiano durante il quale si sarebbe arrivati fino a colpire il Papa. L'attentato contro di lui avvenne proprio un 13 maggio, che è esattamente la festa della Madonna di Fatima.

La straordinaria coincidenza non è stata ritenuta casuale da Giovanni Paolo II che ritenne di essere stato salvato proprio dalla Vergine di Fatima nella cui corona volle far incastonare, come ex voto, uno dei proiettili che lo colpirono. Proprio nei giorni scorsi la Santa Sede ha fatto sapere che suor Lucia, l'ultima delle veggenti portoghesi, riconosce come completa la rivelazione dei segreti fatta anno scorso dal Papa. Per i cristiani l'inerme ragazza di Nazareth, la sedicenne che a Betlemme partorì Gesù in condizioni umanamente durissime, proclamata regina del cielo e della terra, ha esercitato ed esercita un influsso eccezionale sulla storia umana per scongiurarne esiti tragici. Il fatto che le sue apparizioni pubbliche si siano concentrate perlopiù negli ultimi due secoli significa che i pericoli sono aumentati e si sono aggravati con la fine della cristianità e l'immane crescita della potenza degli uomini sul cosmo.

Ed è in questi ultimi anni specialmente ­ sempre secondo i cristiani ­ che il suo intervento visibile e accorato per salvare l'umanità dalla rovina si è fatto più forte e visibile. Sempre nel 1981, infatti, esattamente un mese dopo quell'attentato al papa che compiva la profezia di Fatima, sono iniziate le apparizioni di Medjugorje, un paesino della Bosnia Erzegovina, allora ancora sotto il regime comunista jugoslavo. La stessa vergine ha spiegato che intendeva compiere a Medjugorje quello che aveva iniziato a Fatima. Ed è emozionante leggere il messaggio in cui chiede una novena di preghiere e digiuno perché con il vostro aiuto si realizzi tutto ciò che voglio realizzare secondo i segreti iniziati a Fatima. Vi invito, cari figli, a comprendere l'importanza della mia venuta e la serietà della situazione. Era il 25 agosto di quel 1991 che poche settimane dopo, il giorno di Natale, avrebbe visto polverizzarsi l'Urss senza colpo ferire.

Si tratta di apparizioni ancora non riconosciute ufficialmente dalla Chiesa anche perché tuttora in corso. Proprio per la durata si tratta di un fenomeno assolutamente unico nella storia cristiana, perché mai si è saputo di una presenza di Maria così assidua e continuata. I ragazzi a cui apparve la Madonna quel 24 giugno 1981 avevano 15-16 anni. A quel tempo dovettero subire non poche intimidazioni e persecuzioni da parte del regime comunista. Oggi sono tutti adulti, hanno studiato, si sono laureati, hanno famiglie e figli. Sono persone del tutto normali, affabili, simpatici, intelligenti. Nel frattempo quello sperduto paesino della Bosnia è diventato la più straordinaria meta di pellegrinaggio della cristianità. Milioni di persone ogni anno raggiungono quella meta nell'indifferenza dei media. E' un fenomeno eccezionale (giusto pochi giorni fa a Milano in 15 mila sono andati ad ascoltare una delle veggenti, un numero altissimo di cui ben pochi giornali si sono accorti).

I ragazzi sono stati sottoposti a vari esperimenti scientifici durante le apparizioni e tutti hanno rilevato che accade qualcosa di inspiegabile. Ma c'è un altro fatto che accredita le apparizioni. La Madonna fin dalle sue prime parole, con il suo solito stile discreto e dolce, ha chiesto ai ragazzi preghiere per la pace. Era un tempo in cui nessuno sembrava minacciare la pace in Bosnia. Di lì a pochi anni si è capito tutto. Proprio in quella terra infatti è scoppiata la più sanguinosa guerra che si sia vista in Europa dalla fine della II guerra mondiale.

Ai ragazzi, che continuano ad avere le apparizioni, sono stati affidati dieci segreti che riguardano tutta l'umanità. In essi risulterà chiaro il piano di Maria per la salvezza del mondo come dice padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria. Padre Livio di recente ha lungamente intervistato Mirjana Dragicevic, una delle veggenti, 36 anni, laureata in agraria, sposata con due figlie. Mirjana infatti ha ricevuto i dieci segreti, sa cosa sono, quando e dove si realizzeranno, e ha il compito di comunicarlo a un frate cappuccino da lei prescelto con dieci giorni di anticipo. Il frate dovrà darne notizia al mondo tre giorni prima che si verifichino. Lo scopo della Vergine ­ dice Mirjana ­ è di salvare tutti, invitando tutti a conoscere l'amore del suo Figlio e consegnare il proprio cuore a lui. Di questi segreti sappiamo solo che il terzo parla di un segno inequivocabile e bello della sua presenza che la Vergine lascerà sulla collina della prima apparizione. Il settimo invece pare sia molto drammatico, ma Mirjana insiste che non c'è di che avere paura. Chi ha il Signore al primo posto nel cuore non ha nulla da temere. Alla fine arriverà il tempo della pace, annuncia con sicurezza Mirjana. La Vergine infatti si è presentata a Medjugorje col titolo di Regina della Pace. Non si sa quando tutto accadrà. Ma secondo padre Livio, che a Medjugorje ha dedicato una serie di libri e che con la sua radio (ascoltatissima), segue da anni lo svolgersi degli eventi, i fatti dell'11 settembre potrebbero essere l'inizio della vicenda di Medjugorje (per inciso sulle Twin Towers vi erano anche i potenti ripetitori di Radio Maria, che diffondevano i messaggi di Medjugorje). Padre Livio ritiene che il pericolo planetario potrebbe essere rappresentato proprio da un terrorismo pronto a devastare il mondo con armi di distruzione di massa.

Del resto s'intuisce che in questi mesi c'è qualcosa di nuovo che grava il cuore del papa. Per chi ne segue gli interventi è evidente che qualcosa di cupo egli scorge all'orizzonte. Nell'ottobre del 2000, concludendo il grande Giubileo, rinnovò la consacrazione della terra al cuore immacolato di Maria dicendo che siamo a un bivio fra trasformare la terra in un luogo di rovine o farne un giardino. E negli interventi recenti parla accorato di un' ora oscura che è arrivata.

Alla luce di questi antefatti acquista ben altro significato la giornata di digiuno e preghiera per la pace voluta dal papa, considerato il fatto che da vent'anni la Madonna di Medjugorie ha chiesto esattamente e solo questo: digiuno e preghiera per la pace. Maria ci dà la possibilità di metterci in salvo spiega padre Livio ma urge convertirsi.

Naturalmente si può giudicare con distacco e incredulità tutto questo. Tuttavia prima è consigliabile dare una lettura al volume, appena uscito, Gli occhi di Maria, dove Vittorio Messori ricostruisce la collocazione storica e geografica delle apparizioni di Maria dagli anni della Rivoluzione francese, la grande devastatrice della cristianità. Sempre, in anticipo o in concomitanza con gli eventi più terribili, Maria è apparsa per confortare i cristiani e metterli in guardia, ma anche per scongiurare le tragedie peggiori. Si comincia con le apparizioni negli anni del Terrore giacobino ­ ricostruite nel libro da Rino Cammilleri ­ in particolare un fenomeno inspiegabile colpì lo stesso Napoleone. Un 11 febbraio. Lo stesso giorno in cui sarebbe apparsa la prima volta a Lourdes. E' solo una delle tantissime, impressionanti coincidenze di date segnalate da Messori. E poi Fatima, la cui ultima apparizione, il 13 ottobre, col prodigio del sole che ruota, è quasi concomitante con la rivoluzione bolscevica. E poi l'apparizione di Banneux del 1933, concomitante con la presa del potere di Hitler. Le apparizioni di Kibeho, in Ruanda, dove non si è potuto scongiurare uno dei più terribili genocidi degli ultimi decenni. Ogni volta ciò che colpisce e commuove è ­ come dicono i veggenti - la sua premura di madre. Il realizzarsi o meno dei "segreti" di Medjugorje ci dirà se veramente in quel paesino bosniaco è accaduto ciò che milioni di cristiani credono. Si può essere cristiani o non esserlo. Ma, al di là di Medjugorje, chi è cristiano resta comunque certo che Maria opera concretamente e instancabilmente per il bene di ogni essere umano e dell'umanità intera. Se quella ragazza di Nazareth è "la regina del cielo e della terra" non c'è da stupirsi che abbia tanto potere sulla storia umana.

Antonio Socci

I VEGGENTI

Marija Pavlovic Lunetti

Vicka Ivankovic

Mirjana Dragicevic Soldo

Jacov Colo

Ivanka

Ivankovic-Elez

·I messaggi dettati ad Ivanka

·Ivanka parla ai giovani

·"Vi porto il messaggio della Madonna di Medjugorje".

Ivan Dragicevic

Jelena Vasilj

Marijana Vasilj

PADRE LIVIO di RADIO MARIA ed i PADRI di MEDJUGORIE

Padre Livio Fanzaga

Padre Slavko Barbaric

Padre Slavko Barbaric

Padre Ljubo Kurtovic

Padre Petar Ljubicic

Da Avvenire del 30 Luglio 2009 : Benedetto XVI ha ridotto allo stato lai­cale fra’ Tomislav Vlasic, il francesca­no noto soprattutto per i legami con quelli che nel linguaggio ufficiale della Curia romana vengono definiti i "fenomeni di Medjugorje". Il provvedimento è stato reso pubblico via internet dove è stato messa in rete la fotocopia della lettera con cui il mini­stro generale dei Frati Minori, padre José Rodriguez Carballo, ha informato del prov­vedimento pontificio i provinciali di Bosnia­Erzegovina, Croazia e Italia. Nella missiva, che porta la data del 10 marzo 2009, padre Rodriguez ha scritto che il Papa ha concesso a Vlasic, che l’aveva richiesta, "la grazia della riduzione allo stato laicale e la dimissione dall’Ordine" francescano.

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Messaggio del venerdì santo 5 aprile 1985

Messaggio è dato tramite Ivanka:

"Voi parrocchiani avete una croce grande e pesante, ma non abbiate paura di portarla. E' con voi il mio Figlio, che vi aiuterà."

Messaggio del 7 maggio 1985

"Cara figlia mia (Ivanka), oggi è il nostro ultimo incontro. Non essere triste, perché io verrò a farti visita in occasione di tutti gli anniversari, tranne il prossimo. Figlia mia, non pensare di aver commesso qualche errore e che per questo motivo non verrò più a farti visita. Non hai fatto nulla. Tu hai accolto con tutto il cuore e realizzato i piani che mio Figlio e io avevamo. Sii felice, perché io sono tua Madre, che ti ama con tutto il cuore. Ivanka, grazie per aver risposto alla chiamata di mio Figlio e per essere stata così perseverante come Lui si aspettava. Figlia, di’ ai tuoi amici che mio Figlio e io saremo sempre con loro quando ci cercheranno e invocheranno. Quello che ti ho detto in questi anni a proposito dei segreti non rivelarlo a nessuno, fino a quando io non te lo dirò. Ivanka, la grazia che tu e i tuoi fratelli avete ricevuto non l’ha ricevuta nessuno fino a ora in terra".

Messaggio del 25 giugno 1993

Aprite i vostri cuori al mio figlio, affinchè egli possa guidarvi sulla retta via. Siate portatori di pace!

Messaggio del 25 giugno 1995

Cari figli! Pregate per le famiglie! Le famiglie hanno grande bisogno di preghiera perché Satana vuole distruggerle. Vi invito a diventare portatori di pace. Vi benedico.

Messaggio del 25 giugno 1996

Cari figli! Vi ringrazio per l’amore e per le preghiere con cui avete risposto alla mia chiamata. Desidero che continuiate così in modo tale che le vostre giornate siano solamente e totalmente amore e preghiera. In modo particolare oggi vi chiedo di pregare per coloro che sono sotto il potere di Satana.

Messaggio del 25 giugno 1997

Cari figli! Pregate col cuore! Offrite il vostro perdono, così da poter ricevere anche voi il perdono e la pace! Vi ringrazio per le vostre preghiere e per l’amore che nutrite per me.

Messaggio del 25 giugno 1998

Cari figli! Vi invito tutti a pregare per le famiglie, soprattutto per quelle dove ci sono degli ammalati. Aprite il vostro cuore a Gesù e ringraziatelo per le tante grazie che vi dona. Vi ringrazio per le vostre preghiere e per l’amore che nutrite per me.

Messaggio del 25 giugno 1999

Cari figli! Ringraziate mio Figlio per tutte le grazie che vi ha concesso. Pregate per la pace, pregate per la pace, pregate per la pace!

Messaggio del 25 giugno 2000

Cari figli! Io mi sono presentatata come Regina della Pace. Vi invito nuovamente alla pace, al digiuno, alla preghiera. Rinnovate la preghiera in famiglia e ricevete la mia benedizione.

Messaggio del 25 Giugno 2001

Cari angeli! Grazie per le vostre preghiere perché, grazie ad esse, si compie il mio piano. Perciò angeli, pregate, pregate, pregate affinché il mio piano si compia. Ricevete la mia benedizione materna.

Messaggio del 25 giugno 2002

Cari figli, non stancatevi di pregare. Pregate per la pace, la pace, la pace.

Messaggio del 25 giugno 2003

Cari figli, non abbiate paura, io sono sempre con voi. Aprite il vostro cuore affinchè in esso entrino l’amore e la pace. Pregate per la pace, la pace, la pace.

Messaggio del 25 giugno 2004

Cari figli, pregate per le famiglie che non hanno ancora conosciuto l'amore di mio Figlio. Ricevete la mia benedizione materna.La Madonna era gioiosa e ha parlato diffusamente della sua vita a Ivanka.

Messaggio del 25 giugno 2005

Cari figli, amatevi gli uni gli altri con l'amore di mio Figlio. Pace, pace, pace

Messaggio del 25 giugno 2006

Cari figli, grazie per aver risposto alla mia chiamata. Pregate, pregate, pregate.

Messaggio del 25 giugno 2007

La Madonna è rimasta con me 17 minuti, era gioiosa, mi ha parlato della sua vita. La Madonna ha detto: "Cari figli, ricevete la mia benedizione materna."

Messaggio del 25 giugno 2009

"Cari figli, vi invito ad essere apostoli della pace. Pace, pace, pace."

Messaggio del 25 giugno 2010

La Madonna mi ha parlato del quinto segreto ed alla fine ha detto: Cari figli, ricevete la mia benedizione materna.

L'attuale posizione della Chiesa:

Medjugorje riconosciuto santuario. Le indagini sulla soprannaturalità non sono finite. - Eco di Medjugorje nr.115

P.Barnaba Hechich ci trasmette questo articolo, che è stato pubblicato col titolo "Rigurgito di interpretazioni e posizioni superate" sul settimanale cattolico della Curia di Zagabria, Glas Koncila (GK = la voce del Concilio), , proprio nel numero dell’11 Settembre, giorno della visita del Papa nella capitale croata.

"In concomitanza con la massiccia ripresa dei pellegrinaggi a Medjugorje, la Curia diocesana di Mostar sta conducendo da qualche mese sul Glas Koncila una insistente campagna di disinformazione e di distorsione dei fatti e delle dichiarazioni ufficiali in merito alle apparizioni di Medjugorje. L’intento è quello di scoraggiare i pellegrinaggi e di spegnere i fatti di Medjugorje ricorrendo anche a pressioni canoniche. Ci si appella all’ultima famosa Dichiarazione di Zara, emanata dalla Conferenza Episcopale il 10 aprile 1991 (GK 5.5.91, p.1.). Essa viene presentata come un pronunciamento negativo e definitivo, per cui il fenomeno di Medjugorje non sarebbe mai esistito, ma sarebbe solo frutto di invenzione, di calcolata e interessata falsità.

Riguardo a quella Dichiarazione, le cose stanno così: i Vescovi a Zara avevano posto la loro attenzione su due fatti: le apparizioni e i pellegrinaggi. In merito alle apparizioni avevano dichiarato: "Sulla base delle indagini finora svolte, non si può affermare che si tratta di apparizioni e rivelazioni soprannaturali". Era un giudizio interlocutorio, provvisorio; in altri termini, le indagini non erano ancora esaustive, complete, tali cioè da permettere un giudizio definitivo. Per cui la Dichiarazione continuava: "Tramite i suoi membri, la Commissione [della Conferenza Episcopale], continuerà a seguire e a svolgere indagini sull’evento di Medjugorje nel suo complesso".

Sui pellegrinaggi, che sono un fatto importantissimo per la vita spirituale dei fedeli e dei quali quindi la Chiesa non si può disinteressare né procrastinarne la cura a dopo il pronunciamento finale, i Vescovi hanno dichiarato: "Intanto i grandi raduni di fedeli di varie parte del mondo, che si recano a Medjugorje sospinti sia da motivi religiosi che di altro genere [ad esempio per ottenere guarigioni], richiedono l’attenzione e la cura pastorale, in primo luogo del Vescovo diocesano e -con lui- anche degli altri Vescovi, perché a Medjugorje e, di concerto con essa, si promuova una sana pietà verso la B.V. Maria, secondo l’insegnamento della Chiesa. A tale scopo i Vescovi emaneranno anche speciali e idonee direttive liturgico-pastorali". La direzione del GK aveva subito commentato positivamente la Dichiarazione della Conferenza Episcopale, dicendo: "Per i numerosi devoti di tutto il mondo, la presente Dichiarazione servirà -nell’ambito della loro coscienza- come una autorevole chiarificazione. In altre parole, coloro che d’ora in poi, sospinti da motivi religiosi, si recheranno a Medjugorje, da qui innanzi sapranno che questi loro raduni sono oggetto di una costante e responsabile cura da parte dei successori degli apostoli" (GK 5.5.91). Si capisce quindi che con tale Dichiarazione vengono meno tutte le riserve, che da più parti erano state espresse in merito ai pellegrinaggi non "ufficiali" a Medjugorje. Come un tempo a Lourdes e a Fatima i pellegrini accorrevano numerosi prima del pubblico riconoscimento di quei santuari- ed erano pellegrinaggi non ufficiali, anche se i pellegrini venivano assistiti da sacerdoti- così oggi a Medjugorje i pellegrini accorrono numerosi, in grandi gruppi o alla spicciolata, e sono tutti pellegrinaggi non ufficiali, pur essendo spesso assistiti da sacerdoti. Anzi, d’ora in poi la stessa Gerarchia con la Chiesa locale si impegnano ad organizzare e a fornire adeguata assistenza spirituale ai pellegrini. Tutto questo, perché "al di sopra di ogni altra cosa, la Chiesa rispetta i fatti, valuta le proprie competenze e in ogni cosa si prende principalmente cura del bene spirituale dei fedeli" (GK 5.5.91,p.2). Le risultanze pur così chiare del pronunciamento di Zara non vanno a genio alla Curia di Mostar. Il Vicario generale Don Pavlovic’, nel citare la Dichiarazione dei Vescovi, si guarda bene dal riportare le ultime parole, nelle quali si affermava che la Commissione dei Vescovi "continuerà a seguire e a svolgere indagini sull’evento di Medjugorje nel suo complesso". Nei suoi interventi su GK (10.7 e 7.8.94) cerca inoltre in tutti i modi di fare dimenticare l’espressione "indagini finora svolte". Per lui le indagini, anziché "finora svolte", diventano "le più responsabili", diventano "serie, condotte per più anni, estese a tutti gli aspetti", cioè "definitive! " E il pronunciamento provvisorio dei Vescovi diventa per lui perentorio e risolutivo, in senso naturalmente negativo. E conclude: "Questo pronunciamento negativo dei Vescovi sull’impossibilità di affermare [la soprannaturalità delle apparizioni] ci dà il diritto di dire che la Madonna non è apparsa e non appare ad alcuno a Medjugorje" (GK 7.8.94, p.10). Sulla stessa linea è il Cancelliere d. Luburic’: per lui "le indagini finora svolte" si trasformano in "indagini competenti", si tende anche qui ad escludere la provvisorietà e ad accreditare il carattere ultimativo della Dichiarazione (...). [E’ noto poi che la Chiesa in questi casi non ha mai dato un parere definitivo, finché le apparizioni erano in corso -ndr-]. In merito alla Dichiarazione di Zara, molto più responsabilmente (...) e con la sua autorità di Presidente della Conferenza Episcopale, il Card. Kuharic’ dichiarava: "Noi Vescovi, dopo tre anni di studi condotti dall’apposita Commissione, abbiamo accolto Medjugorje come luogo di preghiera, come santuario... Per quanto invece concerne la soprannaturalità delle apparizioni, abbiamo detto che per adesso non possiamo affermare che vi esista; abbiamo ancora importanti riserve. Perciò questo aspetto lo lasciamo ad ulteriore indagine. La Chiesa non ha fretta" (GK 15-8-93, p.3). Dispiace costatare che mentre milioni di persone, tra cui decine e decine di Vescovi e migliaia di sacerdoti, guardano a Medjugorje con riconoscenza per avervi trovato luce, forza, pace, guarigione, conversione, incitamento ad una vita più santa, e mentre tutta la questione sull’autenticità dei fatti è affidata alla Conferenza Episcopale, che si è riservata di proseguire le indagini, la Curia di Mostar tenti nuovamente di riappropriarsi del problema per gestirlo ad uso e consumo domestico! Si farebbe certamente migliore servizio alla verità, alla pace, alla fede e al bene dei fedeli se si fosse più sereni, più obiettivi, più aperti e meno faziosi".

P. Barnaba Hechich ofm

Lettera inviata dal parroco di Medjugorje al

Santo Padre, Papa Giovanni Paolo II

Dopo l’apparizione della Vergine, in data 30 novembre 1983, la veggente Marija Pavlovic è venuta a dirmi: "La Madonna dice che si deve avvisare subito il Sovrano Pontefice ed il Vescovo sulla urgenza e la grande importanza del messaggio di Medjugorje".

Questa lettera vuole adempiere a questo dovere.

1. Cinque veggenti (Vicka Ivankovic, Marija Pavlovic, Ivanka Ivankovic, Ivan Dragicevic e Jakov Colo) hanno ogni giorno un’apparizione della Vergine. L’esperienza tramite la quale essi la vedono è un fatto controllabile con osservazioni dirette; è stata anche filmata. Durante le apparizioni, i veggenti non reagiscono alla luce, non sentono i rumori, non reagiscono se qualcuno li tocca, si sentono al di fuori del tempo e dello spazio.

Tutti i veggenti dichiarano in sostanza:

— Noi vediamo la Madonna come le altre persone. Con lei preghiamo, parliamo e possiamo toccarla.

— La Vergine dice che la pace del mondo è in crisi. Essa invita continuamente alla riconciliazione e alla conversione.

— Ci ha promesso di lasciare un segno visibile sui luogo delle apparizioni, a Medjugorje, per tutta l’umanità.

— Il tempo che precede questo segno visibile è un periodo di grazia per la conversione e l’approfondimento della fede.

— La Vergine ha promesso di confidarci dieci segreti. Finora, 8 sono stati svelati a Vicka Ivankovic e Marija Pavlovic (che ha ricevuto il nono l’8 dicembre 1983), 9 a Jakov Colo, Ivan Dragicevic e Ivanka Ivankovic, 10 segreti solo a Mirjana Dragicevic.

— Queste apparizioni sono le ultime apparizioni della Vergine sulla terra. Per questo sono così lunghe e frequenti.

2. La Vergine non appare più a Mirjana Dragicevic. La sua ultima apparizione quotidiana fu quella del giorno di Natale 1982. Dopo, per Mirjana, le apparizioni sono cessate, eccetto nel giorno del compleanno (18 marzo 1983), come Mirjana aveva presagito in base alla promessa della Vergine.

Durante l’apparizione del 25 dicembre 1982, secondo Mirjana, la Madonna le confidò il decimo e ultimo segreto e le svelò le date nelle quali i diversi segreti si sarebbero verificati. La Vergine ha svelato a Mirjana molti aspetti dell’avvenire, finora più di quelli detti agli altri veggenti. Per questo riporto qui ciò che Mirjana mi ha detto nel colloquio del 5 novembre 1983. Riassumo gli aspetti essenziali del suo racconto, senza citare alla lettera. Mirjana dice:

— Prima del segno visibile che sarà dato all’umanità, ci saranno tre avvertimenti al mondo. Gli avvertimenti saranno avvenimenti che succedono sulla terra. Mirjana ne sarà testimone. Tre giorni prima di uno degli avvertimenti essa informerà un sacerdote di sua scelta. La testimonianza di Mirjana sarà una conferma delle apparizioni e un incitamento alla conversione del mondo. Dopo le amlnonizioni, verrà il segno visibile sul luogo delle apparizioni a Medjugorje per tutta l’umanità. Il segno sarà dato come testimonianza delle apparizioni e un invito alla fede.

— il nono e il decimo segreto sono gravi. Sono un castigo per i peccati del mondo. La punizione è inevitabile, perché non bisogna aspettarsi la conversione del mondo intero. Il castigo può essere diminuito dalle preghiere e dalla penitenza, ma non può essere evitato. Un male che minacciava il mondo, secondo il settimo segreto, è stato cancellato grazie alla preghiera e ai digiuni, dice Mirjana. Per questo, la Vergine continua a invitare alla preghiera e al digiuno:

"Avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno, potete allontanare la guerra, sospendere le leggi naturali".

— Dopo il primo avvertimento, gli altri seguiranno entro breve tempo. Gli uomini così avranno del tempo per convertirsi.

— Questo tempo è il periodo di grazia e di conversione. Dopo il segno visibile, coloro che resteranno in vita avranno poco tempo per la conversione. Per questo la Vergine invita alla conversione urgente e alla riconciliazione.

— L’invito alla preghiera e alla penitenza è destinato ad allontanare i mali e la guerra e soprattutto a salvare le anime.

— Secondo Mirjana ci troviamo vicini agli avvenimenti predetti dalla Vergine. In nome di questa esperienza, Mirjana dice all’umanità: "Convertitevi presto, aprite i vostri cuori a Dio".

Oltre a questo messaggio essenziale, Mirjana dice di aver avuto, nel 1982, un’apparizione che getta, secondo noi, raggi di luce sulla storia della Chiesa. Essa racconta un’apparizione nella quale Satana le si è presentato con le apparenze della Vergine; Satana chiese a Mirjana di rinunciare alla Madonna e di seguirlo, perché l’avrebbe resa felice, nell’amore e nella vita; mentre, con la Vergine, essa doveva soffrire, diceva lui, Mirjana lo respinse. E subito apparve la Vergine e Satana scomparve. La Vergine le disse, sostanzialmente, quanto segue: "Scusami per questo, ma devi sapere che Satana esiste. Un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo. Dio gli ha permesso di metterla alla prova per un secolo. Questo secolo è sotto il potere del demonio, ma quando saranno compiuti i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere ed è diventato aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie tra preti, crea ossessioni, assassinii. Dovete proteggervi con la preghiera e il digiuno: soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate con voi dei simboli benedetti. Metteteli nelle vostre case, riprendete l’uso dell’acqua benedetta".

Secondo alcuni esperti cattolici che hanno studiato le apparizioni questo messaggio di Mirjana chiarirebbe la visione che ebbe il sommo pontefice Leone XIII. Secondo loro, dopo aver avuto una visione apocalittica dell’avvenire della Chiesa, Leone XIII introdusse la preghiera a San Michele Arcangelo che i sacerdoti recitavano dopo la messa fino al Concilio. Questi esperti dicono che sta per finire il secolo di prova intravisto dal sommo pontefice Leone XIII’.

Santissimo Padre, io non voglio essere responsabile della perdizione di nessuno... Io faccio del mio meglio, il mondo è invitato alla conversione e alla riconciliazione. Scrivendovi, Santissimo Padre, faccio solo il mio dovere; dopo aver scritto questa lettera, l’ho data ai veggenti perché chiedessero alla Vergine se il suo contenuto era esatto. Ivan Dragicevic mi ha portato questa risposta: Sì, il contenuto della lettera è vero; bisogna avvisare prima il sommo pontefice e poi il vescovo.

Questa lettera sarà accompagnata da preghiere e digiuni, perché lo Spirito Santo guidi il vostro spirito e il vostro cuore in questo periodo importante della storia. Accettate i nostri omaggi, nei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.

 

Padre Slavko:

Riflessioni sul senso dei segreti

Eco di Maria nr.178

La Madonna rimane fedele alle promesse fatte ai veggenti. Ha detto che apparirà loro fino alla fine della loro vita, cioè Ella non appare più a tutti ogni giorno, ma ad alcuni tutti i giorni e ad altri una volta l’anno. Ovviamente la Madonna vuole rimanere direttamente in contatto e questo è in ogni caso un grande dono per i veggenti ed anche per tutti noi.

II ritmo nelle apparizioni

Con le apparizioni si riesce a capire cosa significhi: "Emmanuel, il Dio con noi". E anche Maria, in quanto Madre dell’Emmanuel e Madre nostra, è sempre presente tra noi. Alcuni che si chiedono. "perché le apparizioni quotidiane?’ predicano, d’altro canto, che Dio è sempre con noi e che la Madonna ci accompagna sempre. Ma quando a Medjugorje sono iniziate le apparizioni quotidiane costoro hanno detto che era impossibile. Le apparizioni annuali a Mirjana, Ivanka e Jakov sono distribuite in modo tale che ci ricordiamo sempre della madre Maria. Non sappiamo cosa accadrà quando le apparizioni quotidiane cesseranno anche per Marija, Vicka e Ivan e quando essi avranno le apparizioni annuali. Ma già ora le apparizioni annuali sono ben distribuite in tutto l’arco dell’anno, in cui ci ricordiamo sempre della Madonna: a marzo ha l’apparizione annuale Mirjana, per l’anniversario a giugno Ivanka ed a Natale Jakov. Quando cesseranno le apparizioni quotidiane anche per gli altri tre veggenti, presumo che la Madonna apparirà all’incirca ogni due mesi. Ciò sarà molto bello perché, anche dopo la fine delle apparizioni quotidiane, la Madonna sarà spesso con noi. La Madonna rimane dunque in contatto con noi e tutto procede lungo la stessa direzione. All’inizio ha cominciato a darci i messaggi ad intervalli molto brevi; poi, dall’1 marzo 1984 ogni giovedì. Poi il ritmo è cambiato e, dall’1 gennaio 1987 fino ad oggi, dà il messaggio ogni 25 del mese. Cessando le apparizioni quotidiane di Mirjana, Ivanka e Jakov è emersa una nuova struttura, una nuova scuola ed un nuovo ritmo; dobbiamo riconoscerlo ed accettarlo come tale.

II senso dei segreti

Ho parlato con teologi e con molti esperti di apparizioni, ma personalmente non ho trovato alcuna spiegazione teologica sul perché ci siano i segreti. Qualcuno ha detto una volta che forse la Madonna vorrebbe dirci che non sappiamo tutto, che dobbiamo essere umili. Perché dunque i segreti e qual è la giusta spiegazione?Spesso mi sono chiesto personalmente: A cosa mi serve sapere, ad esempio, che a Fatima ci sono tre segreti, di cui si discute molto? Ed inoltre, a cosa mi serve sapere che la Madonna ha detto qualcosa ai veggenti di Medjugorje che io non conosco? Per me e per noi la cosa più importante è sapere ciò che già so di tutto quello che ha detto! Per me la cosa più importante è che Lei ha detto: "Il Dio con noi! Pregate, convertitevi, Dio vi donerà la pace"! Al contrario, come sarà la fine del mondo lo sa solo Dio e noi uomini non dovremmo preoccuparci o crearci problemi. Ci sono persone che non appena sentono parlare di apparizioni, ricordano subito delle catastrofi. Ma ciò significherebbe che Maria è solo colei che annuncia catastrofi. Questa è un’interpretazione sbagliata, una comprensione errata. La madre Maria viene dai suoi figli quando sa che è necessario per loro. Accettando i segreti ho notato che in molti si desta una certa curiosità che li aiuta ad accogliere il cammino con Maria ed in quel momento i segreti sono dimenticati. Sono sempre in meno a chiedere che cosa siano i segreti. Non appena ci si incammina, la strada da seguire è l’unica cosa importante.

Pedagogia materna

Per me stesso è la pedagogia materna emersa con le apparizioni ciò che riesco ad accettare più di ogni altra cosa. Ogni madre potrebbe ad esempio dire al proprio figlio: se sarai bravo durante la settimana, ci sarà una sorpresa per te domenica. Ogni bambino è curioso e vorrebbe conoscere subito la sorpresa della mamma. Ma la mamma vuole innanzitutto che il figlio sia buono ed ubbidiente e per questo gli dà un certo intervallo di tempo dopo il quale lo ricompenserà. Se il figlio non sarà bravo, allora non ci sarà nessuna sorpresa ed il bimbo forse dirà che la mamma ha mentito. Ma la mamma voleva solo indicare una strada e chi attende solo la sorpresa, ma non accetta la strada, non potrà mai capire che tutto era vero. Per quanto riguarda i segreti che la Madonna ha affidato ai veggenti di Medjugorje, può accadere che essi non debbano conoscere il loro contenuto al 100%. Nella Bibbia il profeta Ezechiele parla di un grande banchetto che Dio prepara per tutti i popoli di Sion: tutti verranno e potranno prendere senza pagare. Se qualcuno avesse avuto la possibilità di chiedere al profeta Ezechiele se si trattava di quel Sion che hanno conosciuto, sicuramente avrebbe detto che si trattava proprio di quello. Ma Sion anche oggi è ancora un deserto. La profezia è risultata giusta, ma vediamo che lì non c’è alcun banchetto, ma Gesù nel Tabernacolo è questa nuova Sion. L’Eucaristia in tutto il mondo è il Sion dove gli uomini giungono per partecipare al banchetto che Dio ha preparato per tutti noi.

La giusta preparazione

Relativamente ai segreti è senz’altro meglio non voler indovinare qualcosa, poiché non se ne ricava nulla. È meglio recitare un Rosario in più, piuttosto che parlare dei segreti. Attendendo con impazienza la rivelazione dei segreti, se potremo prepararci o se ci raggiungeranno, dobbiamo tenere conto che non si tratta del nostro egoismo. Ogni giorno ci sono catastrofi, inondazioni, terremoti, guerre, ma finché non ne sono personalmente coinvolto, il problema per me non è una catastrofe. Solo quando accade una catastrofe a me personalmente, allora dico: Ma cosa mi accade? Aspettare che qualcosa accada o che io sia pronto equivale alla domanda che lo studente si pone continuamente: Quando sarà l’esame, in che giorno? Quando sarà il mio turno? Il professore sarà ben disposto? È come se lo studente non studiasse e non si preparasse all’esame, nonostante esso sia imminente, ma si concentrasse sempre e solo sui "segreti" a lui sconosciuti. Anche noi quindi dobbiamo fare ciò che possiamo ed i segreti non saranno per noi un problema.

 

 

I SEGRETI DI MEDJUGORJE - Intervista a Padre Petar Ljubicic

(Intervista tratta dalla "Rivista Medjugorje", N° 70, II trim. 2007)

• Padre Petar, la veggente Mirjana ha scelto Lei per rivelare i segreti che la Madonna le ha affidato. Se ne sente onorato o ne ha paura?

Quando una sera di circa 25 anni fa, a Medjugorje, ho sentito che Mirjana mi aveva scelto per rivelare i segreti, all'inizio ho creduto ad uno scherzo. Dissi che era una cosa molto seria su cui non si è soliti scherzare. Ma poi ho continuato a pensarci. Mi chiedevo: Può essere realmente vero? Tutto questo non mi lasciava indifferente. Per me era strano immaginare il motivo per cui Mirjana dovesse scegliere proprio me. Lo consideravo un grande onore, ma anche una grande responsabilità Non riesco a spiegare perché, ma non avevo paura. Quando poi ho incontrato Mirjana, lei mi ha chiesto: "Sai che quando verrà il momento sarai tu a rivelare i segreti?". Un pensiero mi attraversò la mente: "Ma ti sembra possibile?". Mi riesce difficile trovare le parole adatte per esprimere le mie sensazioni in quel momento. So solo che fui attraversato da una sensazione di felicita e di sicurezza.

• Che cosa ci può dire dei segreti e del loro contenuto? Che messaggio racchiudono? Quando saranno svelati?

I segreti, come dice la parola, sono segreti. Non sappiamo nulla del loro contenuto. Si può solo dire che i segreti riguardano avvenimenti che accadranno in un determinato luogo e in un determinato tempo. Ma che cosa succederà, non lo sappiamo. Quindi non dovremmo neanche almanaccare su questo. Dovremmo considerare l'esistenza di questi segreti come un aiuto per noi, affinché prendiamo seriamente la vita che Dio ci ha donato e sfruttiamo il tempo per la nostra salvezza e per la salvezza della nostra anima. Questo significa per noi vivere in modo tale da poterne rendere conto davanti a Dio in qualsiasi momento. Se viviamo così, siamo sempre pronti ad incontrare Dio e ad andare dinanzi a Lui. Per questo non dobbiamo neanche avere paura della rivelazione dei segreti e non è necessario interrogarsi sul "quando".

• Lei rivelerà tutti e dieci i segreti. Ci può dire come lo farà? La Madonna ha promesso di lasciare un segno visibile e duraturo. Quale segreto sarà?

Quando verrà il momento di rivelare il primo segreto, dieci giorni prima Mirjana mi consegnerà una specie di pergamena, di dimensioni di un A4, sulla quale saranno elencati in dettaglio tutti segreti. Quindi leggerò il primo segreto e scoprirò che cosa accadrà dopo 10 giorni. Ora il mio compito sarà di pregare e digiunare per sette giorni. Dopo questi sette giorni mi sarà possibile divulgare tale informazione. Dovrò annunciare di che si tratta e quando e dove accadrà. Parlando con me, Mirjana ha messo in evidenza che i primi due segreti riguardano Medjugorje. Contengono un'ammonizione e un importante avvertimento destinati ai fedeli della parrocchia di Medjugorje. Se questi due segreti si avvereranno, ognuno saprà che i veggenti hanno detto la verità e dovremo qualificare le apparizioni come autentiche. Il terzo segreto sarà un segno visibile sulla collina delle apparizioni, il Podbrdo. Tutti coloro che hanno creduto nelle apparizioni e su di esse hanno orientato la loro vita, ne gioiranno molto. Ma per tutti gli uomini sarà un segno di conversione. Non dobbiamo dimenticare che questo tempo è un tempo di conversione e di preghiera. È un tempo di purificazione spirituale e un tempo di scelta gioiosa di Dio. Perciò vorrei sottolineare ancora una volta che non dobbiamo aspettare a convertirci. Se per esempio aspettiamo prima il segno, per noi potrebbe essere troppo tardi.

• Che cosa accadrà, secondo Lei, dopo la rivelazione dei primi tre segreti? Che cosa ne scaturirà per Medjugorje?

Come ho già detto, queste apparizioni ci aiutano a capire che ogni momento della nostra vita è importante. Lo dobbiamo vivere in totale dedizione a Dio e benedirlo con la nostra preghiera. Questo significa scegliere sempre Dio. Così porteremo più facilmente il peso della vita. Penso che la rivelazione dei segreti ci aiuterà tutti a diventare più seri e più consapevoli delle nostre responsabilità. Sicuramente ci saranno segni eccezionali, straordinari, e grandi conversioni. Tutte le conversioni e tutte le guarigioni corporee e spirituali che si sono verificate tino ad oggi sono la dimostrazione che il Cielo si è aperto su Medjugorje e la Regina della Pace è venuta da noi. La rivelazione dei segreti sarà per lutti un grande conforto e una grande gioia. Soprattutto saranno felici quelli che hanno creduto e si sono sforzati di vivere secondo il Vangelo di Gesù Cristo. È un dato di fatto che ogni anno migliaia e migliaia di pellegrini vengono a Medjugorje. Quando inizierà la divulgazione dei segreti, sicuramente verranno ancora più persone; probabilmente anche quelle che finora non hanno dimostrato alcun interesse. In ogni caso il futuro di Medjugorje sarà positivo. Diventerà ancora di più una calamita spirituale.

• Sconvolgenti conversioni e straordinaria guarigioni sono la dimostrazione che le apparizioni sano autentiche. La rivelazione dei segreti sarà determinante per il riconoscimento ecclesiastico?

Secondo la mia più profonda convinzione, a Medjugorje ci sono prove sufficienti e valide per l'autenticità delle apparizioni. Lei ha appena parlato di conversioni e guarigioni. Per un riconoscimento, oltre a diverse altre circostanze, sono sufficienti già due guarigioni straordinarie che siano scientificamente documentate. Finora a Medjugorje possiamo enumerare centinaia di guarigioni. Un medico di Milano ha già pubblicato tre libri su queste guarigioni.

Ho descritto le mie esperienze personali con i tanti pellegrini di Medjugorje nei libri "La chiamata della Regina della Pace" e "Questo è il tempo della grazia". Intanto, da oltre dieci anni, vivo all'estero e incontro persone che mi testimoniano come non potrebbero più immaginare la loro vita senza la Regina della Pace. Parlano di indescrivibili giorni di grazia a Medjugorje. Alcuni, che sortivano di malattie inguaribili, sono stati guariti. Questa è una prova che a Medjugorje Dio è all'opera con l'intercessione della Madonna.

Sicuramente Lei ha ragione quando suppone che la rivelazione dei segreti avrà un'importanza determinante per il riconoscimento ecclesiastico.

• Pensa che ci sia un nesso spaziale e temporale tra le apparizioni della Madonna a Medjugorje e gli avvenimenti nella ex Jugoslavia e in Europa?

Sono dell'idea che esista una tale relazione. La Madonna non è venuta a Medjugorje per caso. Il 19.1.1982 una veggente mi ha confidato che la Madonna le aveva detto che il totalitarismo comunista (la dittatura) sarebbe crollato. Ci sarebbe stata una guerra, ma la Croazia sarebbe stata libera.

La Madonna ci aveva invitato a pregare affinché questa tragedia non diventasse così grave. Ma purtroppo non abbiamo seguito questo invito alla preghiera e alla conversione. Perciò abbiamo dovuto piangere molte vittime prima di raggiungere la libertà. Secondo me, tutto si sarebbe svolto in modo molto diverso se avessimo risposto alle preghiere della Madonna.

Ci sono state e ci sono persone che addirittura combattono contro queste apparizioni con tutti i mezzi a loro disposizione. Io mi chiedo: perché? Dovremmo rallegrarci di ogni conversione e di ogni intervento divino. Come si possono ignorare segni così positivi come le guarigioni e le conversioni?

La storia delle apparizioni della Madonna dimostra che Ella viene sempre da noi quando insorgono grandi pericoli. Solo osservando gli ultimi 150 anni, vediamo che proprio nel Suo apparire si manifestano il Suo amore materno e la Sua preoccupazione per i nostri bisogni. Con le apparizioni la Madonna vuole evitare il peggio. (...)

LE COPPE DELL'IRA DIVINA -

tratto dal libro

"La donna e il drago"

di Padre Livio Fanzaga

I dieci segreti di Medjugorje

Il grande interesse delle apparizioni di Medjugorje non riguarda soltanto lo straordinario evento che si è andato manifestando a partire dal lontano 1981, ma anche, e in misura crescente, il futuro immediato dell'intera umanità. La lunga permanenza della Regina della pace è in vista di un passaggio storico denso di pericoli mortali. I segreti che la Madonna ha rivelato ai veggenti riguardano avvenimenti prossimi di cui la nostra generazione sarà testimone. Si tratta di una prospettiva sul l'avvenire che, come non di rado accade nelle profezie, rischia di sollevare ansie e perplessità. La stessa Regina della pace è bene attenta a sollecitare le nostre energie sul cammino di conversione, senza nulla concedere all'umano desiderio di conoscere il futuro. Tuttavia comprendere il messaggio che la santa Vergine ci vuole trasmettere con la pedagogia dei segreti è fondamenta le La loro rivelazione infatti rappresenta in ultima istanza un grande dono della divina misericordia.

Va innanzi tutto detto che i segreti, nel significato di avvenimenti che riguardano il futuro della Chiesa e del mondo, non sono una novità delle apparizioni di Medjugorje, ma hanno un loro precedente di straordinario impatto storico nel segreto di Fatima. Il13 luglio del 1917 la Madonna ai tre bambini di Fatima aveva rivelato a grandi linee la drammatica Via Crucis della Chiesa e dell'umanità lungo il secolo ventesimo. Tutto ciò che aveva preannunciato si è poi puntualmente realizzato. I segreti di Medjugorje si collocano in questa luce, anche se la grande diversità in rapporto al segreto di Fatima sta nel fatto che ognuno li essi verrà rivelato prima che accada. La pedagogia mariana del segreto fa quindi parte di quel piano divino di salvezza che è incominciato a Fatima e che, attraverso Medjugorje, abbraccia l'immediato futuro.

Va inoltre sottolineato il fatto che l'anticipazione dell'avvenire, che è la sostanza dei segreti, fa parte del modo col quale Dio si rivela nella storia. Tutta la Sacra Scrittura è, a ben guardare, una grande profezia e lo è in modo speciale il suo libro conclusivo, l'Apocalisse, che getta la luce divina sull'ultima tappa della storia della salvezza, quella che va dalla prima alla seconda venuta di Gesù Cristo. Nel rivelare il futuro Dio manifesta la sua signoria sulla storia. Lui soltanto infatti può conoscere con certezza ciò che accadrà. La realizzazione dei segreti è un forte argomento di credibilità della fede, oltre che un aiuto che Dio offre in situazioni di grande difficoltà. In particolare i segreti di Medjugorje saranno una prova per la verità delle apparizioni e una manifestazione grandiosa della divina misericordia in vista dell'avvento del mondo nuovo della pace.

Il numero dei segreti dati dalla Regina della pace è rilevante. Dieci è un numero biblico, che richiama alla memoria le dieci piaghe d'Egitto. Si tratta però di un accostamento rischioso perché almeno uno di essi, il terzo, non è un "castigo ", ma un segno divino di salvezza. Nel momento in cui viene scritto questo libro (maggio 2002) tre dei veggenti, quelli che non hanno più le apparizioni quotidiane ma annuali, affermano di aver già ricevuto dieci segreti. Gli altri tre invece, quelli che hanno ancora le apparizioni di ogni giorno, ne hanno ricevuto nove. Nessuno dei veggenti conosce i segreti degli altri e fra loro non ne parlano. Si suppone tuttavia che i segreti siano uguali per tutti. Ma uno solo dei veggenti, Mirjana, ha ricevuto il compito dalla Madonna di rivelarli al mondo prima che accadano.

Si può dunque parlare di dieci segreti di Medjugorje. Essi riguardano un futuro non molto lontano, in quanto sarà Mirjana e un sacerdote da lei scelto a rivelarli. Si può ragionevolmente arguire che essi non incominceranno a realizzarsi se non dopo che saranno stati rivelati a tutti e sei i veggenti. Ciò che dei segreti si può sapere è così sintetizzato dalla veggente Mirjana: "Io ho dovuto scegliere un sacerdote a cui dire i dieci segreti e ho scelto il padre francescano Petar Ljubicic. Io devo dire a lui dieci giorni prima che cosa succede e dove. Dobbiamo trascorrere sette giorni nel digiuno e nella preghiera e tre giorni prima lui dovrà dirlo a tutti. Lui non ha il diritto di scegliere: di dire o di non dire. Lui ha accettato che dirà tutto a tutti tre giorni prima, così si vedrà che è una cosa del Signore. La Madonna dice sempre: "Non parlate dei segreti, ma pregate e chi sente me come Madre e Dio come Padre, non abbia paura di niente" ".

Alla domanda se i segreti riguardino la Chiesa o il mondo, Mirjana risponde: "Io non voglio essere così precisa, perché i segreti sono segreti. Dico solo che i segreti riguardano tutto il mondo ". Per quanto riguarda il terzo segreto tutti i veggenti lo conoscono e sono concordi nel descriverlo: "Ci sarà un segno sulla collina delle apparizioni — afferma Mirjana — come un dono per tutti noi, perché si veda che la Madonna è presente qui come nostra mamma. Sarà un segno bellissimo, che non si può fare con mani umane. E una realtà che rimane e che viene dal Signore".

Per quanto riguarda il settimo segreto Mirjana afferma: "Io ho pregato la Madonna se fosse possibile che almeno una parte di quel segreto si cambiasse. Lei ha risposto che dovevamo pregare. Abbiamo pregato moltissimo e lei ha detto che è stata modificata una parte, ma che ora non si può più cambiare, perché è la volontà del Signore che si debba realizzare ". Mirjana sostiene con molta convinzione che ormai nessuno dei dieci segreti può essere mutato. Essi verranno annunciati al mondo tre giorni prima, quando il sacerdote dirà che cosa accadrà e dove si verificherà l'avvenimento. In Mirjana (come negli altri veggenti) c'è l'intima sicurezza, non sfiorata da nessun dubbio, che quanto la Madonna ha rivelato nei dieci segreti necessariamente si realizzerà.

A parte il terzo segreto che è un "segno " di straordinaria bellezza e il settimo, che in termini apocalittici si potrebbe chiamare "flagello" (Apocalisse 15, 1), non si conosce il contenuto degli altri segreti. Ipotizzarlo è sempre rischioso, come d'altra parte dimostrano le più disparate interpretazioni della terza parte del segreto di Fatima, prima che fosse resa nota. Alla domanda se gli altri segreti siano "negativi " Mirjana ha risposto: "Non posso dire nulla ". E tuttavia possibile, con una riflessione complessiva sulla presenza della Regina della pace e sull'insieme dei suoi messaggi, arrivare alla conclusione che l'insieme dei segreti riguardi proprio quel bene supremo della pace che oggi è a rischio, con grande pericolo per il futuro del mondo.

Colpisce nei veggenti di Medjugorje e in particolare in Mirjana, alla quale la Madonna ha affidato la grave responsabilità di rendere noti i segreti al mondo, l'atteggiamento di grande serenità. Siamo ben lontani da un certo clima di angoscia e di oppressione che caratterizza non poche supposte rivelazioni che prolificano nel sottobosco religioso. Infatti lo sbocco finale è pieno di luce e di speranza. Si tratta in ultima analisi di un passaggio di estremo pericolo del cammino umano, ma che condurrà al golfo di luce di un mondo abitato dalla pace. La Madonna stessa, nei suoi messaggi pubblici, non fa accenno ai segreti, anche se non tace i pericoli che ci stanno davanti, ma preferisce volgere lo sguardo oltre, al tempo di primavera verso il quale vuole condurre l'umanità.

Indubbiamente la Madre di Dio " non è venuta per farci paura>', come amano ripetere i veggenti. Lei ci sollecita alla conversione non con le minacce, ma con un appello di amore. Tuttavia il suo grido: "Vi supplico, convertitevi! ", sta a indicare la serietà della situazione. L'ultimo decennio del secolo ha mostrato quanto proprio nei Balcani, dove la Madonna appare, la pace fosse in pericolo. All'inizio del nuovo millennio nuvole minacciose si sono addensate all'orizzonte. I mezzi di distruzione di massa rischiano di diventare protagonisti in un mondo attraversato dall'incredulità, dall'odio e dalla paura. Siamo forse giunti al momento drammatico in cui verranno versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio (cfr. Apocalisse 16, 1)? Potrebbe infatti esserci un flagello più terribile e più pericoloso per l'avvenire del mondo di una guerra nucleare? E corretto leggere nei segreti di Medjugorje un segno estremo della divina misericordia nella fa se più drammatica della storia dell'umanità?

Analogia col segreto di Fatima

È stata la stessa Regina della pace ad affermare di essere venuta a Medjugorje per realizzare ciò che aveva incominciato a Fatima. Si tratta quindi di un unico piano di salvezza che va considerato nel suo svolgimento unitario. In questa prospettiva aiuterà certamente a comprendere i dieci segreti di Medjugorje un accostamento col segreto dì Fatima. Si tratta di cogliere delle analogie che aiutino ad afferrare in profondità quanto la Madonna vuole insegnarci con la pedagogia dei segreti. E infatti è possibile cogliere somiglianze e differenze che si illuminano e si sostengono a vicenda.

Innanzi tutto bisogna dare una risposta agli interrogativi di chi si è chiesto che significato avesse rivelare la terza parte del segreto di Fatima dopo che si era già adempiuto. La profezia ha un grande valore apologetico e salvifico se viene rivelata prima e non dopo. Il 13 maggio del 2000, quando a Fatima è stato reso noto il terzo segreto, un certo senso di delusione si è diffuso nell'opinione pubblica, che si attendeva rivelazioni riguardanti il fu turo e non il passato dell'umanità.

Indubbiamente il fatto di trovare indicata in una rivelazione del 1917 la tragica Via Crucis del mondo e in particolare la sanguinosa persecuzione della Chiesa, fino all'attentato a Giovanni Paolo II, ha contribuito non poco a dare ulteriore prestigio al messaggio di Fatima. Tuttavia è lecito chiedersi perché mai Dio abbia permesso che la terza parte del segreto fosse conosciuta solo alla conclusione del secolo, quando ormai la Chiesa, nell'anno di grazia del Giubileo, volgeva il suo sguardo verso il terzo millennio.

A questo riguardo è ragionevole pensare che la divina Sapienza abbia permesso che fosse conosciuta soltanto ora la profezia del 1917, perché voleva in questo modo preparare la nostra generazione all'imminente futuro, segnato dai segreti della Regina della pace. Guardando al segreto di Fatima, al suo contenuto e alla sua straordinaria realizzazione, noi siamo in grado di prendere sul serio i segreti di Medjugorje. Ci troviamo di fronte a una mirabile pedagogia divina che vuole preparare spiritualmente gli uomini del nostro tempo ad affrontare la più grave crisi del la storia, la quale non sta dietro le nostre spalle ma davanti ai nostri occhi. Coloro che hanno ascoltato la rivelazione del segreto,fatta il 13 maggio 2000 nella grande spianata della Cova da Iria, saranno i medesimi che ascolteranno la rivelazione dei segreti della Regina della pace tre giorni prima che si realizzino.

Ma è soprattutto per quanto riguarda i contenuti che è possibile trarre insegnamenti utili dal segreto di Fatima. Infatti, se lo analizziamo in tutte le sue parti, non riguarda gli sconvolgimenti nel cosmo, come avviene solitamente negli scenari apocalittici, ma i sovvertimenti nella storia umana, attraversata dalle ventate sataniche della negazione di Dio, dell'odio, della violenza e della guerra. Il segreto di Fatima è una profezia sul dilagare dell'incredulità e del peccato nel mondo, con le nefaste conseguenze di distruzione e di morte e con l'inevitabile tentativo di annientare la Chiesa. Protagonista negativo è il grande drago rosso che seduce il mondo e lo aizza contro Dio, cercando di portarlo alla rovina. Non per nulla lo scenario si apre con la visione dell'inferno e termina con quella della croce. E il tentativo di satana di portare alla rovina il maggior numero di anime e nel medesimo tempo è l'intervento di Maria per salvarle col sangue e le preghiere dei martiri.

E ragionevole pensare che i segreti di Medjugorje riecheggino, nella sostanza, tematiche di questo tipo. D'altra parte gli uomini non hanno certo cessato di offendere Dio come si è lamentata la Madonna a Fatima. Anzi, possiamo dire che l'onda limacciosa del male non ha fatto che crescere. E scomparso in molti paesi l'ateismo di Stato, ma ha progredito ovunque nel mondo una visione atea e materialistica della vita. L'umanità, in questo inizio del terzo millennio, è ben lontana dal riconoscere e dall'accettare Gesù Cristo, il Re della pace. Al contrario dilagano l'incredulità e l'immoralità, l'egoismo e l'odio. Siamo entrati in una fase della storia nella quale gli uomini, sobillati da satana, non esiteranno a tirare fuori dai loro arsenali i più tremendi strumenti di distruzione e di morte.

Affermare che alcuni aspetti dei segreti di Medjugorje possano riguardare guerre catastrofiche, nelle quali vengano usate le armi di distruzione di massa, come quelle nucleari, chimiche e batteriologiche, significa in fondo fare previsioni umanamente fondate e ragionevoli. D'altra parte non bisogna dimenticare che la Madonna si è presentata nel piccolo villaggio dell'Erzegovina come la Regina della pace. Lei ha affermato che con la preghiera e il digiuno si possono fermare anche le guerre, per quanto violente esse siano. L'ultimo decennio del secolo, con le guerre di Bosnia e del Kossovo, è stata una prova generale, una profezia di quanto potrebbe accadere a questa umanità così lontana dal Dio dell'amore.

"Sull'orizzonte della civiltà contemporanea — afferma Giovanni Paolo II —, specialmente di quella più sviluppata in senso tecnico-scientifico, i segni e i segnali di morte sono diventati particolarmente presenti e frequenti. Basti pensare alla corsa agli armamenti e al pericolo, in essa insito, di un'autodistruzione nucleare" (Dominum et viv 57). "La seconda metà del nostro secolo — quasi in proporzione agli errori e alle trasgressioni della nostra civiltà contemporanea — porta in sé una minaccia così orribile di guerra nucleare che non possiamo pensa re a questo periodo se non in termini di accumulo incomparabile di sofferenze, fino alla possibile autodistruzione dell'umanità" (Salv doloris, 8).

Tuttavia la terza parte del segreto di Fatima, più che la guerra, intende evidenziare con tinte drammatiche la feroce persecuzione della Chiesa, rappresentata dal Vescovo vestito di bianco che sale il Calvario accompagnato dal popolo di Dio. E lecito interrogarsi se una persecuzione ancora più efferata non attenda la Chiesa nel prossimo futuro? Una risposta affermativa in questo momento potrebbe apparire esagerata, perché oggi il maligno ottiene le sue più vistose vittorie con l'arma della seduzione, grazie alla quale spegne la fede, raffredda la carità e svuota le chiese. Tuttavia segnali crescenti di odio anticristiano, accompagnati da esecuzioni sommarie, si diffondono nel mondo. C'è da aspettarsi che il drago "vomiterà" (Apocalisse 12, 15) tutto il suo furore per perseguitare coloro che avranno perseverato, in mo do particolare cercherà di annientare le schiere di Maria, che lei si è preparata in questo tempo di grazia che stiamo vivendo.

" Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d'oro. Uno dei quattro esseri viventi diede ai set te angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. Il tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli" (Apocalisse 15, 5-8).

Trascorso il tempo di grazia, durante il quale la Regina della pace ha radunato i suoi nella " Tenda della Testimonianza ", in comincerà il periodo dei sette flagelli, quando gli angeli verseranno le coppe dell'ira divina sulla terra? Prima di dare una risposta a questo interrogativo, è necessario comprendere il vero significato di "ira divina" e di "flagello ". Infatti il volto di Dio è sempre quello dell'amore, anche in quei momenti in cui gli uomini non riescono più a vederlo.

" Satana vuole l'odio e la guerra "

Non c'è dubbio che nella Sacra Scrittura ricorra spesso l'immagine di Dio che castiga a causa dei peccati. La troviamo sia nell'Antico come nel Nuovo Testamento. A questo riguardo impressiona l'ammonimento di Gesù al paralitico che aveva guarito alla piscina di Betzata: " Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio" (Giovanni 5, 14). Si tratta di un modo di esprimersi che troviamo anche nel le rivelazioni private. Basti a questo riguardo fare riferimento al le parole accorate della Madonna a La Salette: "Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non me lo si vuole concedere. E questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio. Coloro che conducono i carri non sanno imprecare senza mescolarvi il nome di mio Figlio. Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio ".

Il braccio di Gesù, pronto a colpire questo mondo immerso nel peccato, come deve essere inteso perché non venga offuscato il volto del Dio della rivelazione che, come sappiamo, è amore prodigo e senza confini? Il Dio che punisce i peccati è forse diverso dal Crocifisso che, nel momento solenne della morte, si rivolge al Padre dicendo: " Padre, perdona loro perché non san no quello che fanno" (Luca 23, 33)? Si tratta di un interrogativo che trova la soluzione nella stessa Sacra Scrittura. Dio castiga non per distruggere, ma per correggere. Finché siamo nel corso di questa vita tutte le croci e le afflizioni di vario genere sono orientate alla nostra purificazione e alla nostra santificazione. In ultima istanza anche il castigo di Dio, che ha come fine ultimo la nostra conversione, è un atto della sua misericordia. Quando l'uomo non risponde al linguaggio dell'amore, Dio, al fine di salvarlo, usa il linguaggio del dolore.

D'altra parte la radice etimologica di "castigo" è la stessa di "casto ". Dio "castiga" non per vendicare il male che abbiamo commesso, ma per renderci "casti ", cioè puri, attraverso la grande scuola della sofferenza. Non è forse vero che una malattia, un rovescio economico, una disgrazia o la morte di una persona cara sono esperienze della vita attraverso le quali avvertiamo la precarietà di tutto ciò che è effimero e rivolgiamo l'animo a ciò che è veramente importante ed essenziale? Il castigo fa parte della pedagogia divina e Dio, che ci conosce bene, sa quanto ne abbiamo bisogno a causa della nostra "dura cervice >‘. Quale padre o quale madre infatti non usa la mano ferma per evitare che i figli imprudenti e sbadati imbocchino una via pericolosa?

Non bisogna tuttavia pensare che, sia pure per ragioni pedagogiche, sia sempre Dio a mandarci "i castighi" con i quali correggerci. Questo potrebbe essere anche possibile, specialmente per quanto riguarda gli sconvolgimenti della natura. Non fu forse attraverso il diluvio che Dio punì l'umanità a causa dell'universale perversione (cfr. Genesi 6, 5)? Anche la Madonna a La Salette si colloca in questa prospettiva quando afferma: "Se il raccolto va male, è soltanto per colpa vostra. Ve l'ho fatto vedere l'anno scorso con le patate; voi non ne avete fatto caso. Anzi, quando ne avete trovato guaste, voi imprecavate e intercalavate il nome di mio Figlio. Esse continueranno a marcire, e quest'anno a Natale non ve ne saranno più ". Dio governa il mondo naturale ed è il Padre celeste che fa piovere sopra i buoni come sopra i cattivi. Attraverso la natura Dio dà la sua benedizione agli uomini, ma nel medesimo tempo rivolge anche i suoi richiami pedagogici.

Tuttavia vi sono dei castighi che sono causati direttamente dal peccato degli uomini. Pensiamo ad esempio al flagello della fa me, che ha all'origine l'egoismo e l'avidità di chi, avendo il superfluo, non vuole tendere la mano al fratello indigente. Pensiamo anche al flagello di molte malattie, che persistono e si diffondono a causa dall'egoismo di un mondo che investe le risorse nelle armi invece che nella salute. Ma è soprattutto il più tremendo di tutti i flagelli, la guerra, ad essere direttamente provocata dagli uomini. La guerra è la causa di innumerevoli mali e, per quanto riguarda il nostro particolare passaggio storico, rappresenta il più grande pericolo a cui l'umanità abbia mai dovuto far fronte. Infatti oggi una guerra che sfuggisse di mano, come è possibile che accada, potrebbe provocare la fine del mondo.

Per quanto riguarda il flagello immane della guerra dobbiamo quindi dire che esso viene esclusivamente dagli uomini e, in ultima istanza, dal maligno che inietta il veleno dell'odio nel loro cuore. La guerra è il frutto primo del peccato. La sua radice è il rifiuto dell'amore di Dio e del prossimo. Mediante la guerra sa tana attira gli uomini a sé, li rende partecipi del suo odio e della sua ferocia, si impadronisce delle loro anime e li usa per di struggere i progetti di misericordia di Dio nei loro confronti. " Satana vuole la guerra e l'odio ", ammonisce la Regina della pace all'indomani della tragedia delle due torri. Dietro la malvagità umana c'è colui che è stato omicida fin dall'inizio. In che senso quindi si può dire, come ha affermato la Madonna a Fatima, che "Dio sta per castigare il mondo per i suoi crimini, per mezzo del la guerra... "?

Questa espressione, nonostante l'apparente significato puniti vo, in realtà ha ancora, nel suo significato profondo, un valore salvifico ed è riconducibile a un disegno della divina misericordia. Infatti la guerra è un male causato dal peccato che si è impossessato del cuore dell'uomo e come tale è uno strumento di satana per portare l'umanità alla rovina. La Madonna a Fatima è venuta per offrici la possibilità di evitare un'esperienza infernale come quella della seconda guerra mondiale, che è stata indubbiamente uno dei flagelli più spaventosi che abbia mai colpito l'umanità. Non essendo stata ascoltata e non avendo gli uomini cessato di offendere Dio, essi sono precipitati in un abisso di odio e di violenza che avrebbe potuto essere fatale. Non è stato un caso che la guerra si sia fermata proprio quando erano state messe a punto le armi nucleari, capaci di causare distruzioni irreparabili.

Da questa tremenda esperienza, provocata dalla durezza di cuore e dal rifiuto di convertirsi, Dio ha tratto quel bene che so lo la sua infinita misericordia poteva ottenere. Innanzi tutto il sangue dei martiri, che con la loro carità, le loro preghiere e l'offerta della loro vita hanno ottenuto la benedizione divina sul mondo e hanno salvato l'onore del genere umano. Inoltre la mirabile testimonianza di fede, di generosità e di coraggio di innumerevoli persone, che hanno arginato con le dighe delle buone opere la marea travolgente del male. Durante la guerra i giusti hanno brillato nel cielo come stelle di incomparabile fulgore, mentre la collera di Dio si è riversata sugli impenitenti, che si so no ostinati fino alla fine sulla via dell'iniquità. Tuttavia per molti lo stesso flagello della guerra è stato un appello alla conversione, perché è tipico dell'uomo, eterno bambino, rendersi conto dell'inganno satanico solo quando ne prova sulla pelle le terribili conseguenze.

Le coppe dell'ira divina che Dio sparge sul mondo (cfr. Apocalisse 16, 1) sono certamente delle piaghe con le quali, diretta mente o indirettamente, punisce l'umanità a causa dei suoi peccati. Ma esse sono finalizzate alla conversione e alla salvezza eterna delle anime. Inoltre la divina misericordia le mitiga a causa delle preghiere dei giusti. Infatti le coppe d'oro sono anche il simbolo della preghiera dei santi (cfr. Apocalisse 5, 8) che sollecitano l'intervento divino e gli effetti che ne scaturiscono: la vitto ria del bene e la punizione delle potenze del male. Infatti nessun flagello, per quanto provocato dall'odio satanico, può raggiungere il suo fine di portare l'umanità alla rovina totale. Neppure l'attuale passaggio critico della storia, che vede le potenze del male "sciolte dalle catene ", può essere considerato senza speranza. I dieci segreti di Medjugorje vanno quindi visti nella prospettiva classica della fede. Essi, quand'anche alludessero ad eventi spaventosi e fatali per la stessa sopravvivenza dell'umanità (come ad esempio catastrofiche guerre con armi di distruzione di massa), rimangono sotto il governo dell'amore misericordioso che, col nostro aiuto, può trarre il bene anche dal più grande male.

I segreti di Medjugorje, profezie di matrice biblica

La rivelazione del futuro, che ci viene dal cielo, va sempre interpretata come un atto dell'amore paterno di Dio, anche se si tratta di eventi drammatici. Infatti in questo modo la divina Sapienza ci vuole indicare a quali conseguenze porti il peccato e il rifiuto di convertirsi. Inoltre offre la possibilità ai buoni di intercedere e di mutare con le loro preghiere il corso degli avvenimenti. Infine, nel caso di impenitenza e di durezza di cuore, Dio dona ai giusti una via di salvezza o, dono ancora più grande, la grazia del martirio.

I dieci segreti di Medjugorje sono una rivelazione riguardo al futuro che rispecchia perfettamente la pedagogia divina. Essi non hanno lo scopo di impaurire, ma di salvare. A mano a mano che i tempi si avvicinano la Regina della pace non si stanca di ripetere che non dobbiamo avere paura. Infatti chi si trova nella scia della sua luce è consapevole che lei sta preparando una via di uscita alla trappola infernale che il maligno ha architettato per trascinare l'umanità negli abissi tenebrosi della disperazione.

Per comprendere la serietà e la credibilità del segreto di Fatima come di quelli di Medjugorje occorre tenere presente che essi riflettono la struttura fondamentale delle profezie della Sacra Scrittura. In esse Dio, attraverso i suoi profeti, preannuncia un evento che si realizzerà nel caso che cada nel vuoto l'appello al la conversione. A questo riguardo è molto istruttiva la profezia di Gesù sulla distruzione del tempio di Gerusalemme. Di questo grandioso edificio egli dice che non rimarrà pietra su pietra, per ché non è stato accolto il momento in cui è passata la grazia del la salvezza.

"Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!" (Matteo 23, 37). Qui Gesù indica la radice dei ma li che affliggono l'umanità nel corso della sua storia. Si tratta dell'incredulità e della durezza di cuore di fronte ai richiami del cielo. Le conseguenze che ne derivano non sono attribuibili a Dio, ma agli uomini stessi. Ai discepoli che gli si avvicinavano per far gli osservare le costruzioni del tempio, Gesù risponde: "Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata" (Matteo 24, 1). Avendo rifiutato il Messia spirituale, i giudei hanno percorso fino in fondo la via del messianismo politico, venendo così annientati dalle legioni romane.

Ci troviamo qui di fronte allo schema essenziale della profezia biblica. Non si tratta di una speculazione astratta sul futuro, al fine di soddisfare curiosità morbose o per coltivare l'illusione di dominare il tempo e gli eventi della storia, di cui soltanto Dio è il Signore. Essa al contrario ci responsabilizza rispetto a vicende la cui realizzazione dipende dalle nostre libere scelte. Il contesto è sempre quello di un invito alla conversione, per evitare le inevitabili conseguenze catastrofiche del male. A Fatima la Madonna aveva preannunciato una guerra "ancora peggiore" se gli uomini non avessero cessato di offendere Dio. Non vi è dubbio che, se fosse stato accolto l'invito alla penitenza, l'avvenire sarebbe stato diverso. Il quadro complessivo in cui collocare i segreti di Medjugorje è il medesimo. La Regina della pace ha rivolto il più pressante appello alla conversione che mai si sia verificato dagli albori della redenzione. Gli avvenimenti futuri sono caratterizzati dalla risposta che gli uomini stanno dando ai messaggi che lei ci dona.

I segreti di Medjugorje, dono della divina misericordia

La prospettiva biblica in cui collocare i dieci segreti di Medjugorje ci aiuta a liberarci da un clima psicologico di angoscia e di paura e a guardare al futuro con la serenità della fede. La Regina della pace sta mettendo mano a un piano mirabile di salvezza, il cui inizio risale a Fatima e che oggi è nel suo pieno svolgimento. Sappiamo anche che vi è un punto di arrivo che la Madonna descrive come il fiorire di un tempo di primavera. Questo significa che il mondo dovrà prima attraversare un periodo di gelo invernale, ma non sarà tale da compromettere l'avvenire dell'umanità. Questa luce di speranza che illumina il futuro è certo il primo e più grande dono della divina misericordia. Infatti gli uomini sopportano anche le prove più difficili se hanno la certezza che alla fine avranno uno sbocco positivo. Il naufrago raddoppia le energie se intravede all'orizzonte il sospirato golfo di luce. Senza prospettive di vita e di speranza gli uomini gettano la spugna senza più combattere e resistere.

Non si può dimenticare che, anche se ora i segreti rivelati si realizzeranno necessariamente, tuttavia uno di essi, presumibilmente il più impressionante, è stato mitigato. Il settimo segreto ha creato una forte emozione nella veggente Mirjana che ha chiesto alla Madonna che fosse cancellato. La Madre di Dio ha chiesto preghiere per questa intenzione e il segreto è stato attenuato. In questo caso non si è realizzato quanto la Bibbia racconta riguardo alla predicazione del profeta Giona presso la grande città di Ninive, la quale ha evitato completamente il castigo preannunciato dal cielo accogliendo l'appello alla conversione.

Tuttavia come non vedere in questa mitigazione del settimo segreto il tocco materno di Maria che mostra in visione "una catastrofe" futura, perché la preghiera dei buoni possa almeno parzialmente allontanarla? Alcuni potrebbero obiettare: "Perché mai il Signore non ha fatto sì che la potenza dell'intercessione e del sacrificio potessero cancellarla del tutto? ". Forse un giorno ci renderemo conto che, quanto Dio ha deciso che accadesse, è stato necessario per il nostro vero bene.

In modo particolare appare come un segno mirabile della divina misericordia il modo col quale la Madonna ha voluto che i dieci segreti fossero rivelati. La manifestazione al mondo tre giorni prima che ogni avvenimento si realizzi è un dono straordinario di cui forse soltanto in quel momento sapremo apprezzarne l'inestimabile valore. Non dimentichiamo che la realizzazione del primo segreto sarà un ammonimento per tutti riguardo alla serietà delle profezie di Medjugorje. Quelli successivi saranno indubbiamente guardati con crescente attenzione e apertura di cuore. L'immediata rivelazione pubblica di ogni segreto e la successiva attualizzazione avrà l'effetto di rafforzare la fede e il valore di credibilità. Inoltre preparerà gli animi che sono aperti alla grazia ad affrontare senza paura ciò che deve accadere (cfr. Luca 21, 26).

Va anche sottolineato che svelare tre giorni prima ciò che sta per succedere e in quale luogo si verificherà, significa inoltre offrire delle possibilità insperate di salvezza. Non siamo in grado di comprendere ora in tutta la sua straordinaria grandezza e nelle sue concrete implicazioni questo dono della divina misericordia,ma verrà il tempo in cui gli uomini se ne renderanno conto. A questo riguardo giova sottolineare che non mancano precedenti biblici molto eloquenti, dove Dio rivela anzitempo una catastrofe, perché i buoni possano mettersi in salvo. Non fu così forse in occasione della distruzione di Sodoma e Gomorra, quando Dio volle salvare Lot e la sua famiglia che vi abitavano?

"Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città". Lot indugiava, ma quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città... Quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo" (Genesi 19, 15-16. 24-25).

La premura di dare una possibilità di salvezza per i giusti che credono la troviamo anche nella profezia di Gesù sulla distruzione di Gerusalemme che, come sappiamo dalla storia, si è realizzata fra crudeltà indicibili. A questo riguardo il Signore così si esprime: "Ma quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano ai monti, coloro che sono dentro le città se ne allontanino, e quelli in campagna non tornino in città; saranno infatti giorni di vendetta, perché tutto ciò che è stato scritto si compia" (Luca 21, 20-22).

Come appare chiaro, rientra nella pedagogia divina delle profezie offrire delle possibilità di salvezza a coloro che crederanno. Per quanto riguarda i dieci segreti di Medjugorje il dono di misericordia risiede proprio in questo anticipo di tre giorni. Non fa dunque meraviglia che la veggente Mirjana abbia sottolineato la necessità di far conoscere al mondo quanto verrà rivelato. Si tratterà di un vero e proprio giudizio di Dio che passerà attraverso la risposta delle persone. Siamo di fronte a un fatto insolito nel la storia cristiana, ma con radici che affondano nella Scrittura. Anche questo dà la dimensione del momento eccezionale che si profila all'orizzonte dell'umanità.

Si è giustamente sottolineato come il terzo segreto, riguardante il segno visibile, indistruttibile e bellissimo, che la Madonna lascerà sulla montagna delle prime apparizioni sia un dono di grazia che illumminerà un panorama dove non mancheranno le scene drammatiche e già questa è una prova visibile dell'amore misericordioso. Tuttavia è utile osservare che il terzo segreto precederà il settimo e altri di cui non conosciamo il contenuto. Anche questo è un grande dono da parte della Madonna. Infatti il terzo segreto rafforzerà la fede dei più deboli e soprattutto sosterrà la speranza nel momento della prova, trattandosi di un segno durevole, "che viene dal Signore ". La sua luce risplenderà nel buio del tempo di afflizione e darà ai buoni la forza di perseverare e di testimoniare fino alla fine.

Il quadro di insieme che esce dalla descrizione dei segreti, per quello che ci è dato di sapere, è tale da rasserenare gli animi che si lasciano illuminare dalla fede. A un mondo che scivola sul pia no inclinato che porta alla rovina, Dio offre rimedi estremi di salvezza. Certo, se l'umanità avesse risposto ai messaggi di Medjugorje e prima ancora agli appelli di Fatima, le sarebbe stato evitato il passaggio attraverso la grande tribolazione. Tuttavia anche ora un esito positivo è possibile, anzi è certo.

La Madonna a Medjugorje è venuta come Regina della pace e alla fine schiaccerà la testa al drago dell'odio e dell'inimicizia che vuole distruggere il mondo. Quanto accadrà nel futuro è presumibilmente opera degli uomini, sempre più in balia dello spirito del male a causa del loro orgoglio, dell'incredulità al vangelo e dell'immoralità sfrenata. Tuttavia il Signore Gesù, nella sua infinita bontà, ha deciso di salvare il mondo dalle conseguenze delle sue iniquità, anche a motivo della corrispondenza dei buoni. I segreti sono senza dubbio un dono del suo Cuore misericordioso il quale, anche dai più grandi mali, sa trarre un bene insperato oltre che immeritato.

I segreti di Medjugorje, prova della fede

Non coglieremmo la ricchezza della pedagogia divina che si esprime attraverso i segreti di Medjugorje se non mettessimo in evidenza che essi costituiscono una grande prova della fede. Anche a loro riguardo vale la parola di Gesù secondo la quale la salvezza viene sempre dalla fede. Dio infatti è pronto ad aprire le cataratte dell'amore misericordioso, purché vi sia chi crede, intercede e accoglie nella fiducia e nell'abbandono. Il popolo ebraico davanti al Mar Rosso come avrebbe potuto salvarsi se non avesse creduto nella potenza di Dio e se, una volta aperte le acque, non avesse avuto il coraggio di attraversarle con totale fiducia nell'onnipotenza divina? Tuttavia il primo a credere fu Mosè e la sua fede risvegliò e sostenne quella di tutto il popolo.

Il tempo contrassegnato dai segreti della Regina della pace avrà bisogno di una fede incrollabile, innanzitutto da parte di coloro che la Madonna ha scelto come suoi testimoni. Non a caso la Madonna invita spesso i suoi seguaci a essere " testimoni della fede ". Nel loro piccolo la veggente Mirjana in primo luogo, quindi anche il sacerdote da lei scelto per rivelare i segreti al mondo, dovranno essere gli araldi della fede in quel momento in cui le tenebre dell'incredulità avvolgeranno la terra. Non possiamo sottovalutare il compito che la Madonna ha assegnato a questa giovane donna, sposata e madre di due figli, nell'indicare al mondo eventi che non è esagerazione ritenere decisivi.

Al riguardo è istruttivo un riferimento all'esperienza dei pastorelli di Fatima. La Madonna aveva preannunciato per l'ultima apparizione del 13 ottobre un segno e grande era l'aspettativa della gente che si era precipitata a Fatima per assistere all'evento. La mamma di Lucia, che non credeva alle apparizioni, a causa della folla temeva per la vita stessa della figlia nel caso che non fosse accaduto nulla. Essendo una fervente cristiana, voleva che la figlia andasse a confessarsi, in modo tale da essere preparata a ogni evenienza. Lucia però, come anche i due cuginetti Francesco e Giacinta, erano fermissimi nel credere che quanto pro messo dalla Madonna si sarebbe realizzato. Lei accettava di andare a confessarsi, ma non perché avesse dei dubbi riguardo al le parole della Madonna.

Allo stesso modo la veggente Mirjana (non sappiamo quale ruolo la Madonna assegnerà agli altri cinque veggenti, ma dovranno anch'essi tutti insieme farle da sostegno) dovrà essere ferma e incrollabile nella fede, rivelando nel momento stabilito dalla Madonna il contenuto di ogni segreto. La stessa fede, lo stesso coraggio e la stessa fiducia dovrà avere il sacerdote da lei già prescelto (si tratta del frate francescano Petar Ljubicic), il quale avrà il non facile compito di annunciare ogni segreto al mondo con precisione, con chiarezza e senza tentennamenti. La saldezza d'animo che questo compito richiede spiegano per qua le motivo la Madonna ha chiesto loro una settimana di preghiera e di digiuno a pane e acqua, prima che i segreti vengano resi pubblici.

Ma a questo punto, accanto alla fede dei protagonisti, dovrà risplendere la fede dei seguaci della "Gospa ", cioè di coloro che lei ha preparato per questo tempo, avendo accolto la sua chiamata. Sarà di estrema importanza, per il mondo distratto e incredulo nel quale viviamo, la loro limpida e ferma testimonìanza. Non potranno limitarsi a stare alla finestra e a fare da spetta tori, per vedere come andranno a finire le cose. Non potranno stare diplomaticamente defilati, per paura di compromettersi. Dovranno testimoniare di credere alla Madonna e di prendere sul serio i suoi ammonimenti. Dovranno scuotere dal torpore questo mondo e disporlo a capire il passaggio di Dio.

Ogni segreto, grazie alla serena mobilitazione dell'esercito di Maria, dovrà essere per l'intera umanità un segno e un richiamo, oltre che un evento di salvezza. Come sperare che il mondo colga la grazia della rivelazione dei segreti se i testimoni di Maria si lasceranno paralizzare dal dubbio e dalla paura? Chi se non essi aiuteranno gli indifferenti, gli increduli e i nemici di Cristo a salvarsi dalla marea montante dell'angoscia e della disperazione? Chi, se non i seguaci della "Gospa ", ormai diffusi in tutto il mondo, potranno aiutare la Chiesa a vivere nella fede e nella speranza i tempi più difficili della storia dell'umanità? La Madonna si aspetta molto da coloro che lei ha preparato per i mo menti della prova. La loro fede dovrà risplendere davanti agli occhi di tutti gli uomini. Il loro coraggio dovrà sostenere i più deboli e la loro speranza dovrà infondere fiducia durante la tempestosa navigazione, fino a che non sia raggiunta la riva.

A coloro che, all'interno della Chiesa, amano discutere e polemizzare riguardo all'approvazione ecclesiastica delle apparizioni di Medjugorje, si deve rispondere con una affermazione che ha fatto la Madonna fin dai primi tempi. Ella ha detto che al riguardo noi non dovevamo preoccuparci, perché se ne sarebbe occupata lei personalmente. Il nostro impegno si sarebbe invece dovuto concentrare sul cammino di conversione. Ebbene, sarà proprio il tempo dei dieci segreti quello in cui verrà dimostrata la verità delle apparizioni.

Il segno sulla montagna, preannunciato dal terzo segreto, sarà un richiamo per tutti, oltre che un motivo di riflessione e di con vincimento per la Chiesa. Ma saranno gli eventi successivi a manifestare agli uomini l'amore materno di Maria e la sua solleci udine per la nostra salvezza. Nel tempo della prova, in cui la Madre di Gesù interverrà nel nome del Figlio suo per indicare una via di speranza, l'umanità intera scoprirà la regalità di Cristo e la sua signoria sul mondo. Sarà Maria, operante attraverso la testimonianza dei suoi figli, a manifestare agli uomini qual è la fede autentica, nella quale essi potranno trovare la salvezza e la speranza di un avvenire di pace.

Rassegna Stampa - L'Argomento di Oggi - dal 2010-07-09 ad oggi 2010-07-09

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2010-07-09

18 Marzo 2010

DEVOZIONE A MARIA

Medjugorie, istituita

commissione d'inchiesta

"È stata costituita presso la Congregazione per la dottrina della fede, sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini, una commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje". La notizia, che era trapelata come indiscrezione a fine dicembre, è stata data ieri ufficialmente con un comunicato della Sala stampa vaticana. Dove si specifica che "detta Commissione, composta da cardinali, vescovi, periti ed esperti, lavorerà in maniera riservata, sottoponendo l’esito del proprio studio alle istanze del dicastero" presieduto dal cardinale William Joseph Levada.

La commissione d’inchiesta, guidata dal cardinale vicario emerito ed ex presidente della Conferenza episcopale italiana Camillo Ruini, sarà composta "indicativamente da una ventina di membri", ha spiegato alle agenzie padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa vaticana, e al termine riferirà i risultati del proprio studio all’ex Sant’Uffizio. In altre parole, ha sottolineato il portavoce vaticano, "non è la commissione stessa che prende delle decisioni, delle pronunce definitive, ma essa offre il risultato del suo studio, un suo voto come si dice in termine tecnico, alla Congregazione che poi adotterà le decisioni del caso". Si tratta insomma di una commissione d’inchiesta e di studio che "svolge un compito su mandato della Congregazione e riferisce poi ad essa".

La località di Medjugorie, in Bosnia Erzegovina, nel territorio della diocesi di Mostar, è diventata celebre nel mondo e meta di un gran numero di pellegrinaggi perché dal 24 giugno 1981 alcuni presunti veggenti affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria, che si presenterebbe con il titolo di "Regina della Pace". Sulla veridicità delle apparizioni mariane la Chiesa cattolica non ha ancora assunto una posizione definitiva.

"C’era stata all’inizio una commissione diocesana – ha ricordato padre Lombardi –, poi la commissione diocesana aveva detto che l’evento era più ampio della competenza della diocesi e aveva passato la mano alla Conferenza episcopale, che però allora era quella della Jugoslavia e che adesso non esiste più". "Quindi la questione – ha aggiunto – non è arrivata ad una conclusione, per quanto riguarda il tema della soprannaturalità o meno dei fenomeni. I vescovi della Bosnia ed Erzegovina hanno pertanto chiesto alla Congregazione per la dottrina della fede, a Roma, di prendere in mano la situazione".

È noto che il vescovo di Mostar, Ratko Peric, come il suo predecessore, mantiene un giudizio negativo sui cosiddetti "fenomeni" di Medjugorje. Dove quindi non sono permessi pellegrinaggi ufficiali diocesani. Anche se non mancano quelli, privati, anche di autorevoli personalità ecclesiastiche, come quello effettuato lo scorso dicembre dal cardinale arcivescovo di Vienna, Christoph Schönborn.

La commissione, composta da esperti in varie discipline - teologia, diritto canonico, psicologia... - e provenienti da diversi Paesi, quando finirà il suo studio quindi presenterà il frutto dei propri lavori alle varie "istanze" della Congregazione. E cioè la riunione dei consultori e quella dei cardinali e vescovi membri, la cosiddetta Feria quarta, così chiamata perché si riunisce di solito il mercoledì. La quale sottoporrà le proprie conclusioni al Papa.

Gianni Cardinale

 

 

 

 

30 Luglio 2009

CHIESA NEL MONDO

Medjugorje, Tomislav Vlasic

"ridotto allo stato laicale"

Benedetto XVI ha ridotto allo stato lai­cale fra’ Tomislav Vlasic, il francesca­no noto soprattutto per i legami con quelli che nel linguaggio ufficiale della Curia romana vengono definiti i "fenomeni di Medjugorje". Il provvedimento è stato reso pubblico via internet dove è stato messa in rete la fotocopia della lettera con cui il mini­stro generale dei Frati Minori, padre José Rodriguez Carballo, ha informato del prov­vedimento pontificio i provinciali di Bosnia­Erzegovina, Croazia e Italia. Nella missiva, che porta la data del 10 marzo 2009, padre Rodriguez ha scritto che il Papa ha concesso a Vlasic, che l’aveva richiesta, "la grazia della riduzione allo stato laicale e la dimissione dall’Ordine" francescano.

E ha aggiunto che il Pontefice, motu proprio – cioè senza che ci fosse una richiesta –, ha concesso allo stesso Vlasic "la remissione della censura in­corsa, nonché la grazia della dispensa dai voti religiosi e da tutti gli oneri connessi con la sacra ordinazione, incluso il celibato". Nella lettera il ministro generale aveva pri­ma spiegato che Vlasic in quanto "responsa­bile di condotte lesive della comunione ec­clesiale sia in ambito dottrinale che discipli­nare " era appunto "incorso nella censura dell’interdetto" che ora però viene rimossa.

Questi provvedimenti del Papa nei confronti dell’ormai ex frate non sono senza condizioni. Al "signor Tomislav Vlasic" infatti ven­gono "imposti" come "salutare precetto pe­nale " e "sotto la pena della scomunica da dichiararsi dalla Santa Sede" tre "precetti". Il primo riguarda la proibizione assoluta di e­sercitare qualsiasi forma di apostolato, non­ché di acquistare ed amministrare beni de­stinati ad opere pie (nella lettera si specifica che Vlasic non potrà, ad esempio, occuparsi della promozione del culto pubblico e pri­vato, dell’insegnamento della dottrina cri­stiana, della direzione spirituale, né parteci­pare ad associazioni di fedeli).

Il secondo "precetto" consiste nel divieto assoluto di ri­lasciare dichiarazioni in materia religiosa, specialmente riguardo ai "fenomeni di Medjugorje". Il terzo riguarda la proibizione assoluta di abitare nelle case dell’Ordine dei Frati Minori. Ed è per far rispettare "in mo­do particolare" quest’ultima disposizione che il ministro generale ha inviato questa lettera del 10 marzo ai suddetti provinciali, i quali a loro volta l’hanno rigirata a tutte le case dell’ordine.

La lettera così ha avuto una certa diffusione, il che forse ha fatto in mo­do che arrivasse anche al circuito mediatico. Il provvedimento, ovviamente, non è un giudizio sui "fenomeni di Medjugorje", ma sui comportamenti personali di Vlasic so­prattutto in quanto fondatore dell’associa­zione 'Kraljice Mira', e non per il suo ruolo riguardo quanto accaduto nel piccolo cen­tro dell’Erzegovina. Nella lettera di padre Rodriguez si addebita­no a Vlasic "condotte lesive della comunio­ne ecclesiale sia in ambito dottrinale che di­sciplinare ", ma non si scende in particolari.

Lo scorso anno però, la diocesi Mostar-Duv­no – contraddistinta storicamente da una secolare e ancora non pienamente risolta ri­valità tra clero secolare e francescani, anche a prescindere da Medjugorje – aveva emes­so un comunicato in cui, per spiegare lo sta­tus canonico di Vlasic, si citavano ampi stralci di una lettera dell’arcivescovo Angelo Amato, all’epoca segretario della Congrega­zione per la dottrina della fede. In quest’ul­tima lettera, datata 30 maggio 2008, Amato spiegava che "nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo dicastero sta trattando il caso" di Vlasic e che con decreto del 25 gen­naio precedente gli aveva imposto "severe misure cautelari e disciplinari".

In pratica V­lasic era stato segnalato alla Congregazione "per divulgazione di dubbie dottrine, mani­polazione delle coscienze, sospetto mistici­smo, disobbedienza ad ordini legittima­mente impartiti ed addebiti contra sextum (contro il sesto comandamento ndr.)". E la stessa Congregazione in base a queste accu­se aveva decretato cinque sanzioni, con la minaccia di interdetto in caso di mancata accettazione. Ma Vlasic però si è rifiutato e così l’interdetto è scattato automaticamen­te. A questo punto avrebbe dovuto essere sottoposto ad un processo penale canonico che avrebbe verificato le pesanti accuse che gli erano state rivolte.

Chiedendo la riduzio­ne allo stato laicale, ha evitato il processo. Ma non le polemiche. Il provvedimento su Vlasic, è bene ribadirlo, non riguarda i 'fe­nomeni di Medjugorje', le 'apparizioni' mariane che dal 1981 si manifesterebbero a sei 'veggenti' del borgo erzegovinese, sui quali ancora non c’è un giudizio definitivo della Chiesa. Veggenti di cui Vlasic è stato i­nizialmente "assistente spirituale". Pellegrini in preghiera davanti alla statua della Madonna a Medjugorje

Gianni Cardinale

 

 

 

 

20/06/2007

"Turbamenti" laici:rimedi sbrigativi

"Turbamenti" laici per cose di Chiesa. Ieri "L'Unità" (p. 8) protestava: voleva decidere lei chi fosse il celebrante dei funerali di Giuseppe Alberigo, ma non è stata consultata. E "Liberazione" (p. 10: "Ratzinger mette in riga San Francesco") masticava amaro perché il Papa ad Assisi ha ricordato che il vero segreto di Francesco fu quello di essere "innamorato di Cristo" e "uomo della Chiesa". Turbati comunque. E perché? Boh! A proposito, su "Raitre"("Enigma", 13/6) per Corrado Augias, di solito serafico, è "conturbante" il fatto che a Medjugorie si parli da anni di apparizioni mariane. "Conturbante" perché? E per chi? Boh! A proposito di "conturbanti" e "turbanti", due pensierini sul "Gay Pride" di sabato a San Giovanni. Dicono che erano lì per affermare che sono e vogliono essere "del tutto uguali agli altri". Va bene, ma allora perché si presentano e sfilano sempre, vestiti o seminudi, del tutto diversi dagli altri? Terzo boh e secondo pensierino. Hanno scritto in tanti, e con orgoglio, che quella piazza è "della sinistra" ricordando ' li ricorda anche Malpelo ' i grandi comizi di Di Vittorio, Novella, Lama, Togliatti e Longo. Va bene, ma con postilla che spero non sia "conturbante": quella è stata per 15 secoli la piazza della presentazione del nuovo Papa al popolo, e la Basilica è "omnium ecclesiarum urbis et orbis caput et mater", la madre di tutte le chiese del mondo. Non vale? Come l'art. 29 della Costituzione, sulla "naturalità" della "famiglia fondata sul matrimonio": piacque anche a Togliatti, ma "Liberazione" domenica proponeva: "Cancelliamolo!" Loro fanno presto'

 

 

 

 

21/06/2007

"tic" antireligiosi del filosofo-Petrolini

Tic di vario genere. Nella vecchia barzelletta un tizio per altro normale lo aveva per l'elastico delle mutande. Ce ne sono altri. Ieri (Gr2 12.30) Giulio Giorello, laico di ferro visto di recente in tv a consolare Augias "conturbato" da Medjugorie, diceva che in Italia c'è poca scienza perché proprio qui, 4 secoli fa, l'"Inquisizione romana" condannò Galileo. Il tic fa tagliare con l'accetta anche la storia. E su "Europa", sempre ieri, sempre Giorello, era citato come voce principale da Federico Orlando - pp. 1 e 2: "Divorzio tra scienza e democrazia" - per denunciare "quattro responsabili del nostro sottosviluppo scientifico che rischia di fare da detonatore alla crisi della democrazia". Quattro? Sì: debolezza del liberalismo, timidezza del riformismo socialista, ecologismo selvaggio di sinistra e - ecco il tic - "la nuova virulenza della Chiesa cattolica". Sicuro? Sicuro! Con citazione apposita di Natale D'Amico: "Lo sviluppo bloccato dai dogmi: religiosi, laici e populisti". Seguivano sprazzi immediati di spiegazioni storiche, tra cui una: perché il Rinascimento fu così splendido, il momento più alto dell'Italia? Ovvio: perché "Venezia e Firenze fecero diga alla Chiesa"! Oggi invece tutto bloccato: "la scienza (da noi è) al servizio dei miti". Ricetta condivisa a firma Orlando, Giorello, D'Amico e tanti altri: fare diga alla Chiesa virulenta e l'Italia rifiorirà come prima, anzi, meglio. Viene il mente Petrolini-Nerone, polemico con l'"ignobile plebaja", che annuncia una Roma "più bella, e più superba che pria!" Oggi basterà trovare traduzioni moderne di Dogi e Medici. Questi, ovviamente, senza Papi'

 

 

 

 

09/11/2002

"Excalibur", la spada che divide

Spada impugnata per dividere, Excalibur di Antonio Socci e di Giancarlo Giojelli giovedì è apparso su Raidue in prima serata e con la sorpresa, inconsueta per le reti Rai, di una apertura "religiosa", incentrata su un'inchiesta, ventuno anni dopo, sulle apparizioni di Medjugorie commentate da alcuni dei veggenti, da Padre Gheddo e da Padre Livio Fanzasa di Radio Maria. Inchiesta forse prolissa e destinata a chi già crede, più che a chi osserva senza prender partito: e cucita al programma da una duplice dichiarazione di Roberto Benigni, logorroico nell'esaltare la sua venerazione per la Madonna (più efficace la ripresa del canto del Paradiso dantesco recitato a Sanremo) e poi nel commentare diplomaticamente l'avvento del Social Forum a Firenze. Proprio sul Social Forum si è acceso il dibattito fra i (pochi) invitati: Vittorio Agnoletto e Padre Gheddo, il radicale Daniele Capezzone e la giornalista Fiamma Nirenstein, che ha seguito ogni manifestazione mondiale dei no-global. E qui Socci ha incarnato la duplice presenza di conduttore - non sempre efficace nel dirimere contrasti - e di polemico sostenitore di tesi volte a dimostrare quanto il mondo dei cosiddetti contestatori voglia dimenticare oppressioni e torture che in molte parti del mondo colpiscono chi professi una fede, cattolica o buddista. Un servizio di Emma Neri, denso di richiami a situazioni insostenibili e ignorate di persecuzione, è stato il vero cuore del dibattito, tanto più acceso quanto meno Agnoletto si mostrava in grado di fornire risposte convincenti. Così che il breve commento ai lutti del terremoto, il richiamo poetico ai piccoli morti sottolineato da toccanti versi di Charles Péguy, oltre a mostrare una libera linea di svolgimento che non andrebbe ignorata da chi cura il programma, ha concluso senza concludere, dopo due ore e un quarto esatte, una polemica che avrebbe avuto necessità di maggiori contributi e di più ampio respiro. Evidentemente il pubblico è stato dello stesso avviso tant'è vero che il programma, nonostante l'inevitabile effetto curiosità che accompagna ogni debutto, è stato seguito da 2.625.000 persone con il 9.83% di share. Ben sotto, cioè, alla media di rete. Anche se il direttore di Raidue Antonio Marano l'ha definito "un risultato eccezionale. Gli italiani hanno potuto conoscere un nuovo conduttore che ha grandi qualità e che potrà migliorare". E ancora: "Ritengo che ci sarà soltanto da lavorare sulla squadra e sugli aspetti di costruzione della trasmissione, ma il risultato è più che soddisfacente".

 

 

 

IL GIORNALE

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http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/03/18/il-vaticano-indaga-su-medjugorje-e-si-affida-a-ruini/

2010-07-09

l Vaticano indaga su Medjugorje. E si affida a Ruini

ruiniokSul Giornale di oggi parlo della notizia confermata ieri dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi, che ha annunciato l’inizio dei lavori della commissione sulle apparizioni di Medjugorje guidata dal cardinale Camillo Ruini. Lombardi non ha detto nulla sulla composizione del gruppo guidato dall’ex Vicario di Roma. Secondo quanto apprende Il Giornale, tra i membri della commissione vi sono i cardinali Vinko Pulijc, arcivescovo di Sarajevo; Josip Bozanic, arcivescovo di Zagabria; Julián Herranz, già presidente del Pontificio consiglio per l’interpretazione dei testi legislativi. È stato chiamato a farne parte il Prefetto delle cause dei santi, l’arcivescovo Angelo Amato, come pure Tony Anatrella, gesuita e psicologo francese, insieme ad altri esperti. Tra i membri vi sono pure dei laici. Ma la notizia più significativa è l’assenza, nell’elenco delle circa venti persone scelte guidate dal cardinale Ruini, dell’attuale vescovo di Mostar, Ratko Peric, fermamente contrario al riconoscere l’autenticità delle apparizioni e convinto che nulla di soprannaturale accada nel paesino dell’Erzegovina. Non è possibile fare previsioni sui tempi necessari per raggiungere un verdetto, ma l’intenzione di Ruini è quella di non perdere tempo e di arrivare a una prima sintesi alla fine del 2010. L’ex Vicario di Roma non ha posizioni pregiudiziali sul caso Medjugorje: il suo segretario – oggi vescovo – Mauro Parmeggiani, vi si era recato con alcuni pellegrini, e lo stesso cardinale ha vicino a sé persone emotivamente coinvolte nel fenomeno. Il punto di partenza imprescindibile è però quello della contrarietà espressa da entrambi i vescovi che si sono succeduti alla guida della diocesi di Mostar dall’inizio delle apparizioni, al contrario di quanto accadde ad esempio a Lourdes, dove fu proprio il vescovo diocesano a riconoscere l’autenticità delle visioni di santa Bernadette Soubirous. Il vescovo di Mostar all’epoca delle apparizioni, Pavao Zanic, era arrivato a definire Medjugorje "la più grande truffa nella storia della Chiesa". Ma nell’aprile 1991, la Conferenza episcopale jugoslava era stata molto più cauta e aveva utilizzato nella sua dichiarazione la classica espressione prudenziale, non essendo in grado né di approvare né di bocciare, segno che se non vi erano elementi sufficienti per dire "sì", non vi erano nemmeno prove che si trattasse di una truffa come sostenuto invece dal vescovo: "Sulla base delle ricerche sin qui compiute, non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali". Secondo diverse testimonianze, invece, Papa Wojtyla sarebbe stato personalmente convinto dell’autenticità.

Questo articolo e' stato scritto Thursday, March 18th, 2010 alle 6:36 am nella categoria Varie.

 

 

 

CORRIERE della SERA

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http://www.corriere.it

2010-07-09

 

 

 

 

REPUBBLICA

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http://www.repubblica.it/

2010-07-09

CdV, 12:21

MEDJUGORJE: CARD. RUINI GUIDERA' COMMISSIONE DI INDAGINE

'E' stata costituita presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, sotto la presidenza del card. Camillo Ruini, una Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje'. Lo ha reso noto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, precisando che di tale Commissione faranno parte cardinali, vescovi, periti ed esperti, e che l'organismo 'lavorera' in maniera riservata, sottoponendo l'esito del proprio studio alle istanze del Dicastero'. Sulla veridicita' della apparizioni di Medjugorje, contestata dal vescovo locale, la Chiesa Cattolica non ha espresso fino ad ora valutazioni, salvo aver autorizzato i pellegrinaggi diretti al Santuario mariano in Bosnia Erzegovina .

(17 marzo 2010)

LA STAMPA

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http://www.lastampa.it/redazione/default.asp

2010-07-09

27/1/2010 (7:53) - INTERVISTA

Cilic: "Arrivo da Medjugorje

e credo nei miracoli"

Marin Cilic, 21 anni, nei quarti ha battuto Andy Roddick

+ Nadal e la malasuerte: il ginocchio fa crack

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Australian Open, Cilic 'scavalca' il giudice di linea

Il croato in semifinale agli Australian Open: "Il mio tennis non è solo forza"

STEFANO SEMERARO

MELBOURNE

Marin Cilic, l'uomo nuovissimo del tennis mondiale, ha 21 anni, viene dalla mistica Medjugorje, si allena a Sanremo, e lo manda Ivanisevic. Stesso fisico, stesso coach del campione di Wimbledon 2001 - l'australiano Bob Brett, specializzato in croati, che fu anche il pigmalione di Becker - ma carattere e braccio (destro, non mancino) opposto a Cavallo Pazzo. "Marin è un tipo calmissimo: sembra un vigile che dirige il traffico sulla linea di fondo", dice di lui Andy Roddick, che ieri ci ha perso nei quarti a Melbourne. "Al primo set e al quinto aveva sempre la stessa espressione. E nel gioco mi ricorda Agassi". Un Agassi lungo 198 cm: stessa altezza e stessa età di Del Potro, il vincitore degli ultimi Us Open. I prototipi del tennista del futuro? "Essere alti e servire forte aiuta", spiega Marin, ragazzino gentile, educatissimo e affilato, quasi bidimensionale nei suoi 82 chili. "Ma non basta per vincere. Io, Del Potro, Querrey sappiamo anche muoverci con grande agilità. Sappiamo rispondere bene, non solo picchiare il servizio. E abbiamo talento: per questo sorprendiamo gli avversari".

Lei li sorprende anche con una freddezza da veterano: qui ha vinto tre volte al quinto set, ed è stato in campo più di tutti, oltre 18 ore, quasi il doppio del suo prossimo avversario Andy Murray.

"Sono tranquillo di natura, non faccio sforzi: Goran diceva di avere tre personalità, a me ne basta una. È una qualità che in campo aiuta molto. Quando me la vedo brutta mi concentro sul mio gioco e non penso al punteggio. Però tutti questi match così lunghi sono stati stancanti, e anche il prossimo con Murray richiederà molte energie. Vediamo se sarò capace di sopravvivere anche a quello...".

Parliamo di Sanremo: quando ci è arrivato?

"Nel 2004. Ivanisevic mi aveva segnalato a Bob Brett, che aveva già allenato lui e Mario Ancic e ha un'accademia lì. Rimasi una settimana, poi vinsi gli europei U16 a Orbetello. Bob capì che ero un bravo ragazzo e avevo stoffa, e mi tenne con lui".

Dell'Italia cosa le piace?

"Tante cose. Il club dove ha l'accademia Bob, il Solaro, è un posto tranquillo, come piace a me. Il calcio: la mia squadra preferita è il Milan, e in una vita futura mi piacerebbe essere un calciatore. Quello per cui tifo Milan è Boban, con cui ho palleggiato tante volte a Zagabria da ragazzino, bravissimo anche con la racchetta. Poi il cibo, a Sanremo vivo con mia madre e mangio soprattutto la pasta e l'agnello che cucina lei".

Primi ricordi tennistici?

"Un'esibizione fra Muster e Ivanisevic vicino a casa mia. E la prima finale persa da Goran a Londra, nel '98: che tristezza. A 14 anni mi sono ritrovato ad allenarmi con l'eroe che aveva appena vinto Wimbledon: un sogno. Goran è stato importantissimo per me, mi ha sempre aiutato".

Come Bob Brett...

"Bob sa guidarmi in ogni dettaglio. Conosce il tennis alla perfezione. Ascoltando le sue storie ho capito che Goran era veramente matto!".

Infine c'è Mile, il minore dei suoi tre fratelli.

"Ha 15 anni, gioca anche lui a tennis, ogni tanto viene a Sanremo, anche se nei tornei mi accompagna il mio fratello maggiore. Una volta persi tre match di fila e per scherzo gli chiesi un consiglio. Mi rispose: okay, ma devi pagarmi".

Sveglio il fratellino. Fuori dal tennis cosa le piace?

"Vado al cinema, sto con gli amici. Poi dormo molto e cerco di migliorare il mio italiano".

Lei è nato a Medjugorje, in Bosnia, ma gioca per la Croazia: come mai?

"Ho sempre avuto il passaporto croato, la mia famiglia viene da lì. A 14 anni mi sono trasferito a Zagabria per allenarmi meglio, e quando ho dovuto scegliere per chi giocare non ho esitato".

Medjugorje nel mondo è famosa soprattutto per le apparizioni della Madonna. Lei è religioso?

"Sì, sono cattolico, mio padre e mia madre mi hanno cresciuto così, come del resto tutti".

Crede anche alle apparizioni della Madonna?

"Ovvio che sì. Ho anche parlato con le persone a cui è apparsa. Sono persone pure di cuore. Se li conosci capisci che i miracoli possono accadere".

 

 

 

9/10/2009

Medjugorje, fulmini vaticani?

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In preparazione una dichiarazione della Santa Sede sul fenomeno Medjugorje, con nuove direttive per quanto riguarda pellegrinaggi e devozione.

MARCO TOSATTI

Nei prossimi mesi, forse entro l'anno, ci sarà una dichiarazione ufficiale della Santa Sede su Medjugorje; lo ha dichiarato il cardinale bosniaco Vinko Puljic. Il porporato ha dichiarato alla Reuters: "Stiamo aspettando nuove direttive su questo tema . Non credo che dovremo attendere a lungo. Credo che sarà per quest’anno, anche se non è ancora chiaro. Devo andare a Roma a novembre per discutere di questo". Il cardinale Puljic è il capo della conferenza episcopale bosniaca. Medjugorje è visitata ogni anno da milioni di pellegrini, da quando, circa vent’anni fa, ebbe inizio il fenomeno delle presunte apparizioni a un gruppo di veggenti; che, secondo quanto dichiarano, continuano anche adesso a ricevere messaggi e visioni.

La gerarchia cattolica, sia locale che a Roma, ha sempre mostrato uno scetticismo, più o meno esplicito su quanto accade in quel luogo dei Balcani; e d’altronde, dal momento che il fenomeno sembra ancora in corso, Roma non può esprimere un giudizio. I vescovi locali però non hanno nascosto la loro opposizione al "fenomeno Medjugorje", a dispetto della sua popolarità in tutto il mondo. Qualche mese fa il vescovo di Mostar, Ratko Peric, nella cui diocesi si trova il santuario, ha emanato direttive tese a restringere l’attività dei gruppi che cercano di promuovere Medjugorje. "Non comportiamoci – ha detto – come se queste apparizioni fossero riconosciute e degne di fede". Né l’allora cardinal Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, né l’attuale Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, che era il segretario della Congregazione hanno mai mostrato particolare entusiasmo per Medjugorje. Anzi. C’è da prevedere che le "nuove direttive" di cui parla il cardinale Puljic, saranno nel senso di maggiori restrizioni.

Alleghiamo parte dell’omelia pronunciata il 6 giugno scorso a Medjugorje dal vescovo Peric, dopo una visita a Roma. "…Ho ringraziato in particolare per il fatto che ai Vescovi della regione italiana Toscana, che nella loro visita ufficiale ad limina hanno chiesto alla Congregazione che cosa pensare sul fenomeno di Medjugorje, il Segretario d'allora, Arcivescovo Angelo Amato, ha raccomandato loro di trasmettere ai sacerdoti e fedeli l'omelia pronunciata qui a Medjugorje durante la cresima nel Corpus Domini 2006, il che hanno fatto. Il Cardinale William Levada, attuale Prefetto della Congregazione, allora mi disse: „Noi lo diciamo a ciascuno che ci chiede su Medjugorje". Ho visto che la competente Congregazione e la Segreteria di Stato del Santo Padre seguono con attenzione ciò che succede nella nostra Erzegovina. E siamo grati per tutta la sollecitudine ed amore di Papa Benedetto XVI e della Sede Apostolica. Sto, quindi, a tutto quello che ho pronunciato tre anni fa da questo luogo chiedendo responsabilmente agli operatori pastorali padri francescani in questa parrocchia, e ai parrocchiani ed altri fedeli, e ai presunti veggenti, cioè le pretese apparizioni quotidiane, note come „fenomeno di Medjugorje", non sono riconosciute dalla Chiesa come autentiche né dopo alcune inchieste commissionali ed, ecco, neanché dopo 28 anni di divulgazione tramite i mass media. Non comportiamoci, fratelli e sorelle, come se tali „apparizioni" fossero riconosciute e degne di fede. Se come cattolici, devoti figli e figlie della Chiesa, vogliamo vivere secondo le norme e l’insegnamento della Chiesa, glorificando la Santissima Trinità, venerando Beata Maria sempre Vergine, Immacolata, Madre di Dio e al cielo Assunta, nonché confessare tutto ciò ch la Chiesa nel Credo ha stabilito, non ricorriamo a certe "apparizioni" o "messaggi" di alternativa, ai quali la medesima Chiesa non ha attribuito il carattere della soprannaturalità".

 

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